Ss Lazio, con il Milan sarà scontro tra Balotelli e Keita

Attaccanti contro: sfida di classe tra un giocatore giovane ma con grandi esperienze alle spalle e un ragazzo in grande ascesa. Tifosi biancocelesti pronti a contestare Seedorf

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Ss Lazio contro il Milan allo stadio Olimpico, sfida tra Balotelli e keita, attaccanti giovani ma di talento (tedeschi)

Lazio-Milan, affidata a Rocchi di Firenze, è uno di quegli incontri che pesano, che potrà dire molto per il futuro delle due squadre. Da una parte la Lazio che vuole vincere per puntare a un posto in Europa, e il Milan che al di là della corsa per lo stesso obiettivo deve rialzarsi. Obiettivo contro orgoglio.

BALOTELLI – Sarà una sfida tutta da vivere tra due grandi talenti del calcio italiano. Mario Balotelli da una parte che si presenta all’Olimpico con un curriculum fatto di genio e sregolatezza, ma che cerca di emergere in una squadra al momento in notevole difficoltà. Va a caccia della forma giusta anche per arrivare a dare il meglio di sè ai Mondiali in Brasile, un’occasione da non farsi scappare per uno della sua classe: ’90 come il suo anno di nascita, 90 come la paura che mette ai portieri avversari quando lascia partire le sue cannonate. E gli mancano 5 gol per toccare pure 90 reti in carriera tra campionati e coppe (con il Milan sono 27). L’altro sfidante? Keita.

KEITA – Keita Baldè Diao per pochi, Keita per tutti. Classe 1995, spagnolo di nazionalità, cresciuto nel Barcellona, ma è con la Lazio che debutta nel campionato dei grandi. Pochi centimetri in meno di altezza rispetto a Mario Balotelli, ma una fisicità per alcuni tratti simile. Stesso ruolo quello di attaccante, in due città diverse, in due club diversi. Per Keita questa è la prima esperienza in serie A, è fresco di “giovanili”, ma sta reclamando il suo spazio. Quattro reti segnate nel massimo campionato con 16 presenze all’attivo, una strada tutta da costruire, ma un giovane che si è fatto già notare per talento, capacità e maturità.

STADIO – Sembra che i tifosi della Lazio siano pronti ad accogliere Seedorf con un coro di fischi, perchè il giocatore nel 2007 si rifiutò di indossare il lutto al braccio per la morte di Gabriele Sandri, rispondendo che non l’avevo indossato nemmeno per il fratello di Kaladze. Seedorf spiegò che al momento di andare in campo la situazione della morte del giovane tifoso laziale non era chiara, ma che non lo aveva fatto per una mancanza di rispetto. Intanto il Milan ha annunciato che resterà a Roma anche dopo il match per preparare la gara con la Fiorentina del turno infrasettimanale. Allenamenti all’Acqua Acetosa.

 

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