Quello contro il Livorno non è ancora un esame da dentro o fuori. Eppure per il tecnico della Lazio Edy Reja la sfida di domenica 27 aprile, in programma alle ore 15 allo stadio “Armando Picchi”, potrebbe essere cruciale per l’accesso all’Europa League, traguardo del team biancoceleste per riscattare una stagione al di sotto delle aspettative di società e tifoseria.
LE PAROLE DI REJA – L’allenatore laziale non ammette un risultato diverso dalla vittoria in Toscana per sperare ancora nel miracolo sportivo: nella conferenza stampa di presentazione del match di Livorno, Reja ha precisato che si tratta di una partita difficile perchè contro un team che sta lottando per la salvezza, ma da portare a casa a tutti i costi pena la rinuncia all’obiettivo. Il mister ha anche smentito le voci di approccio sbagliato alle partite da parte della sua squadra e spiegato che, anche in caso di mancato raggiungimento del quinto posto, la Lazio non avrà problemi ad entrare in Europa League passando dai preliminari estivi. Eventualità, comunque, sconsigliata per una corretta preparazione.
ASSENZE PESANTI – Vincere a Livorno, aldilà della consistenza dell’avversario, non sarà facile a causa delle numerose assenze importanti in difesa e in attacco: dopo la rifinitura l’allenatore dovrà fare a meno degli infortunati Andre Dias, Konko, Klose e Postiga, oltre che degli squalificati Radu e Novaretti e di Marchetti lasciato a casa per scelta tecnica. Biava inoltre non è in buone condizioni e potrebbe rimanere in panchina. In campo andranno probabilmente Berisha tra i pali, Pereirinha, Ciani, Cana e Lulic in difesa, Onazi, Ledesma e Biglia a centrocampo e il tridente Candreva-Mauri-Keita.
LA CLASSIFICA – La situazione è difficile ma non impossibile: Fiorentina (quarta a 61 punti) e Inter (quinta a 56) occupano le due posizioni utili per andare in Europa, dietro di loro la coppia Parma-Milan a 51 e il trio Torino-Lazio-Verona a 49, in lotta disperata per insidiare i nerazzurri guidati da Walter Mazzarri. Bisognerebbe sperare in un crollo fisiologico dell’Inter e un rendimento discontinuo, e soprattutto negativo, di Parma e Milan per raggiungere l’impresa. Ma la cosa fondamentale sarebbe vincere tutte le restanti 4 partite in calendario (contro Livorno, Verona, la stessa Inter e Bologna). La “mission impossible” biancoazzurra passa per 360 minuti di fuoco, più decisivi che mai.
(Foto Tedeschi)
RICEVI TUTTE LE NOTIZIE SULLA SS LAZIO DIRETTAMENTE NELLA TUA EMAIL
[wpmlsubscribe list=”16″]