A volte certe guerre sembrano tanto lontane da noi, i media ne parlano poco, ma poi quando tocca da vicino qualcuno che si conosce per la sua notorietà, quella battaglia improvvisamente te la ritrovi dietro casa. È un po’ la storia che riguarda Eddy Onazi, giocatore della Ss Lazio convocato dalla Nigeria e scampato alla morte.
LA STORIA – C’è la guerra nel paese africano, la chiamano “violenza interreligiosa”, perchè riguarda milizie islamiche e cristiane. In sostanza oltre 10mila morti in 4 anni, attentati all’ordine del giorno e in uno degli ultimi ha rischiato di rimetterci la vita anche Onazi. Il giocatore biancoceleste era a Jos il suo paese di nascita, a breve sarà impegnato con la sua nazionale in un’amichevole.
Era tornato a casa a salutare la sua famiglia ha raccontato alla Bbc Sport: «Eravamo al mercato a comprare delle cose, e abbiamo sentito una forte esplosione, la gente scappava da tutte le parti, c’era il caos totale, tanto fumo. Ero stordito, confuso, non ho mai sentito in vita mia un boato del genere, mi sento fortunato, sono vivo grazie a Dio».
I FATTI – In quell’attentato sono morte circa 120 persone e Onazi sempre pronto a tendere una mano alla sua popolazione ha voluto lanciare un appello: «Sono preoccupato per la sicurezza della mia città Jos e della Nigeria. Qui ho la mia famiglia e i miei amici, anche se io vivo lontano certe notizie mi allarmano. Muoiono persone innocenti, e il governo deve fare qualcosa, intensificare controlli e dare maggiore sicurezza a tutto il paese».
LA DEDICA – Proprio un mese e mezzo fa quando segnò un gol in campionato, Eddy Onazi dedicò quella rete alle vittime dell’attentato di Abuja in Nigeria. Circa venti persone morirono in seguito all’esplosione di una bomba nei pressi di una fermata dell’autobus.
(Foto Tedeschi)
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