Biglietti della Lazio in offerta su Groupon accanto a massaggi, pentole e trattamenti viso. Sembrerebbe l’ennesimo sfottò dei romanisti a danno dei cugini biancocelesti e invece è tutto vero.
LA CONTESTAZIONE DEI TIFOSI – Dopo una stagione decisamente opaca, finita al decimo posto e a meno 29 dai giallorossi, e con un calciomercato estivo giudicato non all’altezza dei sogni dei tifosi, il popolo biancoceleste, per protesta, ha deciso di non rinnovare l’abbonamento per il campionato in corso, in aperta contestazione al presidente Claudio Lotito.
L’OFFERTA SU GROUPON – Così, per evitare il rischio di uno stadio deserto, si è subito corsi ai ripari: l’agenzia Esatour, che si occupa di promozione, ha pubblicato la clamorosa offerta sul sito di sconti commerciali più famoso del web. “È possibile scegliere tra la Curva Nord o Sud oppure la tribuna Tevere Laterale, in uno stadio Olimpico che ama essere teatro di grandi classici del calcio nostrano” si legge nell’annuncio online. Subito sono fioccate sul web le prese in giro dei cugini mentre i tifosi biancocelesti si sono divisi tra chi criticava l’iniziativa e chi sosteneva non ci fosse nulla di male.
IL COMUNICATO DELLA SS LAZIO – Il clamore mediatico sollevato dalla vicenda ha spinto però la SS Lazio a intervenire direttamente sull’episodio. Il responsabile del Marketing biancoceleste Marco Canigiani ha infatti commentato con un comunicato stampa: “Siamo partiti con la vendita di Lazio-Cesena, ma precisiamo, che non esiste nessuna forma di accordo con Groupon. Diciamo ai tifosi di stare attenti, anche perché il prezzo è più alto di quello che si trova nei canali ufficiali. Diffidate di qualsiasi altra forma di vendita al di là di Lazio e di Listicket. Il resto comporta dei rischi. Intraprenderemo una via legale con questa azienda perché non è una vendita regolare. Attenzione dunque a fare certi acquisti, perché la Lazio non risponderà di eventuali problemi”. Ma qualcosa non torna: nel comunicato stampa, infatti, si prende di mira Groupon eppure, stranamente, non si fa alcun riferimento all’agenzia Esatour che, proprio sul sito di sconti, aveva messo in vendita i biglietti. Decisione singolare, se davvero la società non aveva affidato a terzi la vendita dei ticket. Il mistero, al momento, resta insoluto.
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