È un articolo di Repubblica a dare la notizia che su un’area a ridosso del Tevere, tra Prima Porta, Tiberina, Flaminia e Salaria potrebbe ospitare lo stadio della Ss Lazio. Il territorio e tutte le sue strutture sarebbe allo studio
CAMBIO – In un primo tempo si erano valutate tante opzioni come lo stadio Flaminio, un terreno in zona Valmontone, o su un terreno di proprietà dei Mezzaroma (imparentati con Lotito) che però sarebbe a rischio esondazione (la zona di Prima Porta è stata infatti colpita dall’alluvione di quasi un anno fa). Il progetto è rimasto più o meno lo stesso, con le tribune molto vicini al campo di gioco, senza barriere in stile inglese, ma con la possibilità di inserire dei cristalli.
LA STRUTTURA – L’idea è quella di un impianto con due livelli con 30 mila tigosi nella parte bassa e 25 mila nella parte alta, una copertura con led luminosi per mettere in risalto il logo della Lazio. Un progetto che richiederebbe circa tre anni, e sarebbe quindi esattamento all’opposto del nuovo stadio che vuole costruire la Roma, in zona Tor di Valle a su della capitale, e il cui iter è già avviato.
TRASPORTI – Esiste già una ferrovia Roma Nord, che da piazza del Popolo va a Prima Porta, e poi c’è la RM2 – linea metropolitana che ferma a Settebagni – altra zona limitrofa. Ci sono in zona la Flaminia, la Salaria e il Gra, ma ovvio che qualcosa andrà potenziato, così come per i mezzi pubblici che spesso sono già insufficienti per i pendolari che quotidianamente li utilizzano.
IL PRESIDENTE ASPETTA – Lotito in ogni caso non ha abbandonato mai l’idea di uno stadio tutto suo, solo che ha detto di prestare molta attenzione agli equilibri finanziari sia in fase di costruzione che di gestione. Insomma un impianto del genere non si regge solo con la vendita dei biglietti, ma anche con tutto quello che gli sta intorno: store, museo, negozi. Lotito attende alla finestra lumi per lo stadio della Roma, il progetto che lui presentò nel 2009.
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