Ss Lazio, Klose ha fame di gol: presi Salas e Crespo. Ora punta Nedved

Il panzer tedesco sempre più top player della compagine capitolina e mette nel mirino i 51 gol del ceco

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Ss Lazio, Klose tentato da Bierhoff e dalla Germania

La Lazio impatta 1-1 nella semifinale d’andata di Coppa Italia contro il Napoli. Il club capitolino ha giocato un gran primo tempo sbloccando il match grazie a Miro Klose su assist di Felipe Anderson, al settimo cioccolatino servito ai compagni. Nella ripresa la squadra di Pioli ha subito la reazione campana che ha trovato il pareggio grazie a Gabbiadini.

Tutto rimandato alla gara del San Paolo in programma tra un mese, quando la squadra di Benitez partirà dal vantaggio della rete siglata in trasferta. Lazio che ha dimostrato ancora una volta di essere più squadra, ma che è stata punita dalle individualità dei talenti campani (Higuain in primis, ndr).

MIRO SUPERSTAR – Se Felipe Anderson ruba l’occhio con il suo talento cristallino, quello che stupisce è Miroslav Klose. Non tanto per i suoi numeri, perché la storia parla per lui, ma per la voglia e la fame di vittorie che un campione come lui ha alla soglia dei 37 anni. Dopo il Mondiale conquistato in Brasile il bomber di Opole non ha perso la voglia di vincere. Grande merito va anche a Pioli perché erano anni che l’ex Bayern Monaco non era così in forma.

L’infortunio di Djordjevic ha spostato il peso dell’attacco tutto sulle sue spalle, ma Miro non ha battuto ciglio. In autunno aveva chiesto più spazio e ora sta ripagando la fiducia concessagli da società e allenatore che si sono opposti all’arrivo di una nuova punta. Klose ha toccato quota nove reti (6 in campionato e 3 in Coppa Italia, ndr) facendo già meglio della passata stagione. Non è finita qui perché con la marcatura di ieri, il bomber ha raggiunto Crespo e Salas a quota 48 gol con la maglia della Lazio, al quattordicesimo posto nella classifica dei realizzatori di tutti i tempi. Il prossimo traguardo è Pavel Nedved fermo a 51, ma, nella più rosea delle ipotesi, il centravanti potrebbe spingersi fino al nono posto occupato da Pierluigi Casiraghi con 56 centri.

IL FUTURO – Ora Miro proverà a trascinare i suoi compagni al terzo posto e alla conquista della Coppa Italia, ma prima c’è la finale da raggiungere. Tra un mesetto si conoscerà anche il futuro del tedesco. L’estate scorsa aveva siglato un rinnovo di un anno con l’ipotesi di prolungare l’accordo per un’altra stagione al raggiungimento delle venti presenze. Klose ha ampiamente superato la quota e ora sarà libero di decidere autonomamente il da farsi.

L’ipotesi di giocare un’altra Champions League potrebbe spingerlo a giocare per un altro anno in Italia. Sullo sfondo resta la Mls, l’America lo ha sempre affascinato e sarebbe una scelta ultra conveniente anche a livello economico. Infine, ma non è una scelta da sottovalutare, c’è la possibilità che Miro appena le scarpette al chiodo e decida di diventare allenatore tornando in patria e al Bayern Monaco, magari iniziando dai bambini.

Piccoli calciatori che crescerebbero sotto la guida di uno dei più grandi calciatori degli ultimi venti anni e che tanto avrebbero da imparare dalla sua professionalità. Il popolo laziale, ovviamente, spera ancora di poter gioire a lungo delle magie del campione del mondo.

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