«Rifatte l’occhi stamo a giocà a pallone» era lo striscione esposto dalla Nord ieri all’ingresso in campo della Lazio. La squadra di Pioli è risorta dopo un annus horribilis e ha riacceso i sostenitori biancocelesti. In tutto erano 40.134 i sostenitori che hanno riempito le gradinate di un Olimpico che incessante per novanta minuti ha sostenuto i suoi beniamini.
LA RISPOSTA – I giocatori galvanizzati hanno risposto presente. Zuccata di Felipe Anderson di testa, nono gol in campionato, e la cannonata di Candreva su punizione hanno fissato il punteggio sul 2-0 finale.
La Lazio ha consolidato la terza posizione e rimane a un solo punto di distanza dalla Roma. Il gruppo costruito dal tecnico parmense ha acceso la scintilla e i tifosi non vogliono più perdersi le serpentine di Felipe Anderson, i lanci millimetrici di Biglia, gli anticipi imperiosi di de Vrij e le parate plastiche di Marchetti.
LE STATISTICHE – La media stagionale è di oltre 31.000 spettatori ed è lontanissimo quel Lazio-Atalanta con appena 5.000 anime all’Olimpico. Mancano dieci partite, o dieci finali come le ha definite Candreva ieri a caldo, e i capitolini non possono assolutamente permettersi di fare passi falsi. La Champions resta lì e le rivali non hanno la stessa continuità di rendimento di Mauri e compagni.
Cinque sono i match che la Biancoceleste giocherà davanti al proprio pubblico e ci si aspetta ancora di più perché i giocatori in campo non si risparmiano. Ora tocca al pubblico rispondere presente, riversarsi in massa e colorare l’Olimpico per conquistare insieme l’Europa che conta.
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