«Abbiamo fatto cose belle, ma ancora non abbiamo raggiunto niente. Dobbiamo insistere, la finale di Coppa Italia era un obiettivo, però non ci garantisce l’accesso in Europa. Vogliamo portare a casa qualcosa, finché non ci riusciremo dovremo continuare così. Domani vogliamo vincere e continuare il momento positivo». Ha le idee chiare Stefano Pioli alla vigilia della sfida contro l’Empoli.
LA SFIDA – La sua Lazio arriva alla sfida dell’Olimpico dopo una serie di sette vittorie consecutive a cui bisogna aggiungere il successo strappato al San Paolo che ha regalato a Mauri e compagni la finale di Coppa Italia. I biancocelesti non devono, però, sedersi sugli allori perché i toscani sono insidiosi. Basta pensare al match d’andata, quando Barba e Maccarone fermarono la corsa della squadra capitolina. La Lazio è cresciuta molto da novembre e dovrà invertire la tendenza che non la vede battere l’Empoli dal 2007 (da allora un pareggio e due ko, ndr).
LE ASSENZE – Non sarà semplice per Pioli che dovrà fare i conti con una lista di indisponibili abbastanza lunga. Oltre ai lungodegenti Konko, Djordjevic e Gentiletti, il parmense dovrà fare a meno di Marchetti (frattura del setto nasale), Radu (problemi al ginocchio) e dei due squalificati Basta e Mauricio. Pioli tornerà al 4-2-3-1 con Berisha in porta, più che positiva la sua prestazione a Napoli, e Cana che tornerà al fianco di Stefan de Vrij nella coppia di difensori centrali.
LE SCELTE – Sulle fasce spazio a Cavanda e Lulic. Il bosniaco, dopo il gol decisivo al Napoli, tornerà titolare ma nell’antico ruolo di terzino sinistro. Il numero 19 ha vinto il ballottaggio con Braafheid, al quale verrà risparmiata la terza sfida in otto giorni. La coppia di mediani è la solita e collaudata con Lucas Biglia e Marco Parolo pronti a distruggere l’azione avversaria e ripartire. Davanti a loro agirà il tiro formato da Candreva, Mauri e Felipe Anderson. Il brasiliano continua a incantare con i suoi dribbling ubriacanti e le sue accelerazioni spesso decisive, con le big d’Europa che non lo perdono d’occhio. Perno centrale dell’attacco sarà ancora Miroslav Klose, chiamato agli straordinari in attesa del rientro di Djordjevic. Keita scalpita, ma partirà ancora dalla panchina pronto ad entrare per essere utile ai compagni come accaduto a Cagliari. In più i padroni di casa avranno la spinta dei propri tifosi. Prosegue la vendita dei tagliandi ed è lecito aspettarsi tra i 45 e i 50 mila spettatori che coloreranno l’Olimpico di bianco e di celeste. Pioli e i suoi ragazzi lo meritano.
[form_mailup5q lista=”ss lazio”]