Hristyian Ilievski è stato interrogato per 5 ore dal pm Di Martino. Il capo degli “zingari” è tornano a colpire Stefano Mauri per la vicenda del calcioscommesse, e si è detto pronto a a testimoniare a un processo, probabilmente per un patteggiamento vantaggioso. Il giocatore della Ss Lazio si difende, però, per l’ennesiva volta da queste accusse attraverso la dichiarazione del suo avvocato Matteo Melandri, che a Radio Sei ha spiegato alcune cose.
L’AVVOCATO – «Che si venga a raccontare una storia diversa da tutte le altre mi lascia basito – ha detto in radio l’avvocato Melandri -, non capisco come i Pm possano ancora credere a certe persone». L’avvocato spiega come «le procure dovrebbero evitare una continua fuga di notizie. Il giudice non dovrebbe ricevere pressioni, e ci si dovrebbe limitare al diritto di cronaca».
E poi racconta: «Mauri quel giorno incontrò Zamperini solo per consegnargli dei biglietti. Lo dicono anche le celle che hanno riscontrato un tempo di 3 minuti di colloquio tra il mio assistito e Zamperini. Se Ilievski era in macchina questo non possiamo saperlo, ma non ci ha mai parlato né di Lazio-Genoa né di altro. Della telefonata con Milanetto non ci sono riscontri eppure, pc e telefoni sono stati controllati». Insomma non ci sarebbe stato il tempo ribadisce l’avvocato di architettare l’organizzazione della partita. E poi «quelli che erano riscontri oggettivi oggi invece vengono superati dalle dichiarazioni di un coindagato che riferisce sempre la stessa cosa».
LA RISPOSTA – L’avvocato di Melandri prosegue inoltre spiegando che Mauri ha subito ogni tipo di indagine senza che venisse fuori nulla. «Il Tribunale Sportivo lo ha condannato per il suo rapporto con Zamperini in quanto non poteva non sapere e a questo ci dobbiamo attenere. Detto questo non c’è uno straccio di prova che possa ricondurre a lui».
Ha parole poi non di certo clementi per Ilievski : «Se la procura vuole tenersi le parole di uno che è stato latitante per 4 anni, che da quello che dicono i giornali, oare sia venuto in Italia perché le pene sul fixing in Montenegro sono state inasprite… Vedrei questa collaborazione nell’ottica della convenienza, la prenderei con le molle. Attendiamo un confronto con la Procura all’interno delle aule di Tribunale perché è lì che devono farsi i processi».
E Mauri? In tutto questo il giocatore prova a tenere la calma e a pensare solo al campo, la sua Lazio sta provando a prendersi il secondo posto in classifica e a guadagnare un posto in Champions.
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