Alla fine è stato proprio lui a risolvere il match: Keita Balde Diao. L’uomo più discusso e con le valigie pronte ha preso sulle spalle la Lazio e con un diagonale chirurgico gli ha regalato il successo. È finito così il playoff di andata della Champions League contro il Bayer Leverkusen.
LA SFIDA – Una sfida difficile per la squadra di Pioli che è apparsa ancora imballata e con pochi minuti nelle gambe. Decisi e notevoli passi in avanti, però, per quello che riguarda il carattere, la determinazione e la voglia rispetto alla pallida prova di Shanghai. Biglia e compagni hanno tenuto testa ai tedeschi andando vicini più volte al gol. Come nelle migliori favole, la zampata decisiva è stata proprio di Keita.
L’attaccante ha chiesto la cessione dopo esser rimasto a guardare in panchina nella finale di Supercoppa contro la Juventus. Il senegalese è entrato nella ripresa e, dopo aver sbagliato due gol fatti, si è inventato un affondo e un diagonale che non hanno lasciato scampo a Leno. L’umore dell’ex Barcellona non è cambiato, ma il giocatore difficilmente lascerà Formello.
INFERMERIA SATURA – La serata dell’Olimpico lascia un brutto segno a Pioli. Se Keita brilla, Miro Klose – l’uomo più atteso per la sfida contro i suoi connazionali -si è fermato per un problema muscolare. Domani effettuerà i controlli, ma si teme uno stop tra i 30 e i 60 giorni, ma il medico Salvatori parla di una sospetta una lesione muscolare al flessore della coscia sinistra.
Il tedesco non ci sarà contro Bologna e Bayer, come è quasi certo il forfait anche di Djordjevic, problema alla caviglia, e Marchetti, trauma alle costole. Pioli dovrà fare i salti mortali e inventare la formazione sia in campionato che in Germania. Molto probabile il ritorno sul mercato, e torna prepotente il nome di Matri. Ma non tramonta nemmeno l’ipotesi Borini. A questo punto Keita resta o parte?
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