Ss Lazio, la Juve passeggia all’Olimpico. Pioli in bilico – LE PAGELLE

I bianconeri espugnano ancora la Capitale grazie all'autogol di Gentiletti e alla rete di Dybala. Biancocelesti in bambola e alla quinta sconfitta nelle ultime sei gare

0
416
Ss Lazio Gentiletti infortunato Europa League
ss-lazio-gentiletti-infortunio

“Dalla Juve alla Juve”. Potrebbe essere il titolo di questo avvio di stagione horribilis della Lazio di Pioli. Il club biancoceleste incappa nell’ottava sconfitta in campionato (in quindici giornate, ndr), ma soprattutto nel quinto ko nelle ultime sei gare. Numeri terrificanti per la squadra di Pioli che non riesce a trovare il gol su azione da quello di Kishna in Lazio-Milan. All’Olimpico le aquile cedono 2-0 contro la Juventus proprio come era avvenuto ad agosto, quando a Shanghai i bianconeri alzarono la Supercoppa Italiana al cielo. A decidere il match l’autorete di Gentiletti e una perla di Paulo Dybala.

UN MATCH SENZA IDEE – La gara si è messa subito in discesa per la squadra di Allegri, quando su un rinvio sbagliato di Mauricio Dybala ha tirato forte al centro trovando la deviazione di Gentiletti. La Lazio non ha saputo reagire e i padroni di casa hanno infierito trovando il raddoppio ancora grazie al talento argentino. L’ex Palermo si è avventato su un pallone vagante, ha stoppato e trovato l’angolino basso con un gran tiro dai venti metri. La reazione della Lazio non è mai arrivata. La squadra di Pioli sembra priva di idee, di soluzioni alternative, di gioco, ma soprattutto di voglia e spirito di sacrificio. Significative le lacrime a fine gara di Lucas Biglia, quasi a dire che forse ora più di questo non hanno. Una squadra che sembra la lontana sorella di quella che aveva incantato lo scorso anno per tenacia, sapienza tattica, voglia di vincere, grinta, calcio champagne e chi più ne ha più ne metta.

LE CAUSE DELLA CRISI – La Lazio si è dissolta e le cause sono tante: un mercato estivo insoddisfacente che ha tolto mordente anche alla rosa, giocatori rimasti ma che volevano cambiare aria, infortuni importanti (de Vrij in primis, ndr), la perdita di alcune pedine fondamentali nello spogliatoio (Ledesma e Cana, ndr), uno spogliatoio spaccato con la spada di Damocle della fascia di capitano incriminata e un allenatore nel pallone. Pioli non riesce più a farsi seguire come accadeva nella passata stagione. Anche giovedì le sue scelte iniziali non hanno convinto e i cambi non hanno migliorato la situazione. Il tecnico è ora seriamente in bilico con Tare e Lotito che stanno riflettendo sul da farsi. Determinanti per lui saranno le gare con Sampdoria e Inter in campionato, Udinese in Coppa Italia e Saint Etienne in Europa League (con passaggio del turno e primo posto già conquistato, ndr). Venerdì sera all’Olimpico c’era Lippi in tribuna. L’ex ct azzurro è insieme a Prandelli tra i favoriti come possibile sostituto dell’ex Bologna. A meno di colpi di testa delle ultime ore, Pioli dovrebbe giocarsi le ultime chance fino a Natale, ma l’unica certezza è che la Lazio deve rialzarsi. E deve farlo alla svelta.

LE PAGELLE: Marchetti 5; Basta 5.5, Mauricio 4, Gentiletti 5, Radu 5.5; Biglia 5.5, Parolo 6; Candreva 4.5 (46′ Felipe Anderson 5), Milinkovic 4.5 (69′ Matri 5.5), Kishna 5 (46′ Keita 5.5); Klose 5. All. Pioli 4.

[form_mailup5q lista=”ss lazio”]

È SUCCESSO OGGI...