Una “lectio” davanti ad una platea particolare: gli occupanti, ormai da quasi 5 mesi, del teatro Valle. Dario Fo, già premio Nobel per la Letteratura, ha voluto partecipare ad uno degli incontri che gli occupanti organizzano al Valle e lo ha fatto a suo modo, con l'ironia e il sarcasmo che lo contraddistinguono.
Fo ha risposto alle numerose domande della platea dibattendo ora di teatro ora di politica ora di attualità e ha augurato agli attori presenti di "fare del teatro che prima o poi vi porti alla galera. È l'augurio più grande che possa farvi". "La situazione che stiamo vivendo – ha spiegato il premio Nobel – è tragica, oltre ogni limite. E' necessario informare le masse di come stanno realmente le cose. Il potere costituito ovviamente vi odierà per questo e vi vorrà in galera. Fate in modo di andarci come ci sono andato io".
Non poteva mancare la stretta attualità politica con le dimissioni annunciate dal premier. Fo avverte: "Attenti, è un trappolone di Berlusconi. Anche io dapprima ho esultato per l'annuncio delle dimissioni ma poi mi son reso conto che è una furbata. Porre come condizione quella di votare il patto di stabilità al più' presto, fra l'altro un papier ancora non scritto, porterà la sinistra a scontrarsi al suo interno soprattutto su tematiche quali la soppressione dell'art 18 o la tassazione selvaggia. E mentre la sinistra si dimenerà al suo interno Berlusconi tronfio potrà dire: 'vedete? Senza di me non si va da nessuna parte, non riescono nemmeno a mettersi d'accordo'. Napolitano dovrà tenere duro ma noi dobbiamo prendere coscienza del trappolone di Berlusconi e fare in modo di evitarlo per mandarlo definitivamente a casa".