La vera strega de “Il Mago di Oz”: i Dorothy

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In ambito musicale la presenza scenica è molto importante per colpire il pubblico: c’è chi salta da una parte all’altra per più di un’ora senza soste, chi si arrampica sui tralicci dell’elettricità, chi fa dello “stage diving” (lanci a peso morto sulla gente) la sua “carta vincente”. E poi c’è chi distrugge bicchieri di vetro e ne mangia i frammenti, chi prende a pugni le varie componenti di un palco, chi scende tra gli spettatori per prenderli a spallate, chi si denuda quasi completamente. Il tutto riassunto in un’unica persona: Davide Caroccia. Più di cento chili di carisma, distruzione totale di ogni posto in cui si trovi a suonare (nonché possibile bestia nera di vari fonici e proprietari di locali) e tanta voglia di farsi notare. E’ la voce dei Dorothy, band  dalla base NuMetal ma dalle forti influenze hardcore e rap: insieme a Juan Pablo, Lorenzo, Stefano, Marco ed Alessandro  fa parte di un progetto, nato nel 2009, fatto di riff duri, diretti e sincopati in rimando a Limp Bizkit e P.O.D., icone dell’hardcore-rap statunitense, e testi in lingua italiana, scelta coraggiosa in confronto all’internazionalità del genere musicale in questione. “Una cosa di cui andiamo molto fieri è la facilità con cui riusciamo a fondere le varie influenze musicali che ogni componente della band ha – afferma Davidema in ogni caso amiamo considerarci un gruppo NuMetal. Abbiamo partecipato a diversi contest finora ma non ci piacciono molto i concorsi perché hanno un metro di giudizio troppo ‘particolare’… L’obiettivo è uno solo: sfondare nella musica! Il che vuoldire vivere di ciò che amiamo, calcare più palchi possibili, emozionando ed emozionandoci tutti insieme. Possibilmente da ubriachi…”

I Dorothy hanno pubblicato lo scorso anno l’Ep autoprodotto “Trova i 7 Marco”, in distribuzione gratuita durante i loro concerti, e nel 2012 inizieranno le registrazioni per la realizzazione di un album più corposo: “mi piace la parola ‘full-lenght’, suona bene”, conclude Caroccia. Indiscrezioni parlano di un booklet in riferimento ad i personaggi principali de “Il Mago di Oz”, all’interno del quale c’è la vera fonte di ispirazione per il nome della band (la protagonista Dorothy). A meno che non si opti all’ultimo minuto per un nudo maschile…

Marco Reda

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