Detto in inglese ha un suono semplicemente più dolce, eppure non meno diretto. Anzi, per dirla tutta, i suoi effetti british sono a dir poco dirompenti, e distruttori: per lo meno via web. Perchè l’“Enlarge your penis” tour degli Elio e le Storie Tese è stato battezzato così non per pura e semplice vocazione alla volgarità – non poteva essere nello stile della band – . Come fossero dei Beatles dall’italica ironia, gli Elii hanno studiato tutto apposta per creare deliberatamente scompiglio ai filtri antispam dei maggiori provider di posta elettronica. Un vero e proprio gioco di cilindro, o meglio, un “millennium bug” di inizio 2012 che sta lanciando in modo esplosivo, imprevedibile e senza mezze misure il loro nuovo giro d’Italia teatrale, che inizierà il 25 Gennaio da cascina e terminerà il 4 Aprile in quel di Matera.
In mezzo, tutte o quasi le maggiori città della Penisola, con l’immancabile, sentitissima doppia tappa romana del 27 e 28 gennaio: due date speciali in una location ancora più speciale. A fare da cornice al loro strambo, geniale, originale, intelligente e irriverente concerto sarà infatti l’Auditorium di via della Conciliazione,che per l’occasione smetterà i panni – sempre elegantissimi – di cerimoniere di alta corte e si getterà nella mischia insieme al sempre nutrito pubblico degli Eelst, tra risate inquinanti e passi scatenati di disco music.
Eppure è bene ricordarlo, Elio (al secolo Stefano Belisari) e compagnia non sono affatto un gruppettino per adolescenti tutto schitarrate e “cazzo” e “culo” et similia sempre sulla bocca. Il loro rock è demenziale, certo, ma assolutamente colto, ricco di citazioni, florido di virtuosismi, Zappiano nella resa così come nell’ispirazione. E per essere all’altezza di quel mostro di nome Frank non potevano che esserci, dietro a melodie e pentagrammi, fior fior di musicisti del calibro di Rocco Tanica alle tastiere, Cesareo alla chitarra, Faso al basso, Christian Meyer alla batteria, Jantoman (ulteriori tastiere), Paola Folli (cantante) e persino di quel Mangoni, compagno di scuola di Elio, definito e definitosi “artista a sé”.
Nati come gruppo a Milano tra la fine degli anni Settanta e il 1980 ad opera di Elio, la prima formazione esordisce nel concerto tenutosi nel luglio 1980 alla festa del Caf San Siro davanti a un pubblico di unadecina di pensionati, è composta da Elio (chitarra e voce), Cortellino (basso) e Zuffellato(batteria). A Cortellino succederà Chiosco e poi Scaffale, fino all’arrivo nell’85 di Faso, oltre il quale non è davvero possibile andare. Zuffellato lascerà il posto a Cosma e poi, dall’entrata di Rocco Tanica nel 1982 fino all’arrivo di Christian Meyer nel 1988, il “posto” scompare, sostituito dalla più economica e meno ingombrante Drumulator di Rocco Tanica, del quale i frequentatori del Magia Music Meeting di via Salutati ricorderanno i divertenti siparietti, ogni tre canzoni, per ingannare l’attesa del caricamento della song da registratore a cassetta. All’inizio Elio, oltre a cantare, è anche il chitarrista del gruppo poi, quando nell’84 arriva una delle migliori chitarre rock della piazza milanese, Cesareo, preferisce dedicarsi a fare il frontman a tempo pieno con misuratissime incursioni di flauto traverso. Nel 1988, la bravura e la verve di Christian Meyer hanno ragione della Drumulator e, più o meno contemporaneamente, entra nel gruppo Feiez; canta, suona le percussioni, il sax, la chitarra, fa ridere, il tutto a livello Elio e le Storie Tese (cioè altissimo): il sogno di ogni band sulla faccia della terra, durato dieci anni, grazie Feiez. Nel1992, all’inizio per volontà di Elio e, ben presto, per acclamazione, entra a far parte della band (pur rimanendo, come dice Elio, “un artista a sé”) Mangoni, compagno di classe di Elio al liceo, che viene chiamato a fare se stesso sul palco (un pirla, icona definitiva del pirla che è in ciascuno di noi) pur essendo nel frattempo diventato marito e padre amorevole nonché stimato architetto (autore, tra l’altro della “Mangoni Tower” di via Nervesa, facilmente visibile a chi transita sul cavalcavia da Piazzale Bologna a Piazzale Cuoco, guardando verso sinistra). Ultimo arrivato, nel 1999, Jantoman o, come sempre più a furor di popolo sembra accreditarsi, “Uomo” che, in simbiosi perfetta con Rocco Tanica,condivide le numerose e complesse parti di tastiera e costituisce il “polo tecnologico” di Elio e le Storie Tese, in continua dialettica con il versante “analogico” di Faso, Meyer e Cesareo, i performer puri del gruppo.