Ingredienti per la ricetta: prendere (o trovare, più adatto al caso) una sala prove, buttarci dentro Alessandro Amicizia, Federico Mazzolae Matteo Meneghetti, accendere casse, ampli e tutto il resto. Ampia quantità di Arctic Monkeys e Kooks, pizzico di Queens Of The Stone Age e Ramones, breve amalgama ed ecco The Fullstops, frizzante progetto Alternative-Brit Rock . Tra un esame universitario e l’altro, i tre ragazzi di Tarquinia (anche se al momento sono due, dato l’addio del chitarrista, Federico) si dilettano in quella branchia del rock tanto cara all’Inghilterra, dalle chitarre acide e basso all’unisono con i ritmi di batteria svelti e ballabili, non disdegnando allo stesso tempo il panorama punk a stelle e strisce, tra testi in italiano ed inglese. Tra tante band desiderose di sfondare, però, loro sono tra i pochi a considerare il proprio progetto come un passatempo: “visti gli impegni di università e lavoro per noi suonare è un hobby– confessa il bassista/cantante Alessandro– quindi non puntiamo direttamente a sfondare nella musica anche se ovviamente non disdegneremmo affatto l’idea, perché il nostro obiettivo è rimanere soddisfatti da ciò che facciamo. Amiamo esibirci dal vivo e creare sempre del nuovo materiale, che rendiamo disponibile al pubblico in free download. Se la nostra musica piace siamo felici di poterla condividere attraverso Internet”. Alla faccia di etichette, merchandising e bilanci finanziari di ogni genere. A regnare, da queste parti, è la passione.
The Fullstops hanno pubblicato il loro primo album nel 2009 dal titolo “Hey Mom, I’m In A Band”(2009), seguito due anni dopo da un Ep in italiano, “IlCamaleonte”. Entrambi i lavori sono stati autoprodotti, a simboleggiare la propria indipendenza da tutto. Per scelta loro.
Marco Reda
“L’Arte Di Non Pareggiare” LIVE