Che un’etichetta discografica importante, nel momento in cui si interessa ad una band, guardi al suo potenziale economico, ovvero alla capacità dello stesso gruppo di farla guadagnare, non è affar misterioso. Giusto o sbagliato che sia, è così dovunque, nel nostro paese più che mai. Il che va a penalizzare gruppi che propongono generi come il progressive o il jazz, un po’ “fuori moda” di questi tempi. Sembrerebbe però non essere il caso dei Lemmings, progetto romano nato nel 2008. Anzi, il condizionale può essere tranquillamente rimosso. Una vera idea del perché Emiliano Ra-B, Luna Gualano, Marco La Fratta, Luca Amendola, Francesco Fioravanti e Giuseppe Coglitorenon sono toccati dal discorso non si ha soltanto ascoltando le loro tracce, ma anche dando un’occhiata al curriculum: numerosissime e tutte con buoni risultati le partecipazioni ai più noti concorsi nazionali, altrettanti i passaggi in tv dei videoclip di alcune loro canzoni, senza dimenticare i vari apprezzamenti della critica musicale. Il percorso dei Lemmings, a dire il vero, può essere sintetizzato in due parti: quella iniziale, in cui la band si è aperta molte porte, dalle sonorità pop-rock crude e dirette, ha poi lasciato il posto ad un’idea musicale più pacata, riflessiva, cupa ed “alternativa”, rafforzata dal ben collaudato incrocio delle due voci principali, quelle di Lunaed Emiliano; alta e delicata quella di lei, bassa e profonda quella di lui, a creare un godibilissimo mix.
Se “suonare” è l’unico obiettivo dichiarato della band, non si può essere altrettanto sintetici nell’elencare i suoi progetti: due gli album in studio (“Lemmings”, 2009, produzione/distribuzione La Grande Onda– La Zonae “Teoria Del Piano Zero”, 2011, produzione/distribuzione La Grande Onda– MalaTempora), tantissime le altre iniziative. I brani del primo album “Prét A Porter” e “Non Suono Indie” sono stati inseriti nelle compilation di “XL” di Repubblicae Beat Magazine, i videoclip di “Mai” e delle due tracce precedentemente citate sono rimasti per un tempo determinato in rotazione nei principali canali tv musicali, oltre ad aver vinto vari riconoscimenti speciali. La stessa traccia “Mai” è stata adottata dal Trio Medusacome sigla per il loro programma “Triuno Triuno” ed “Il Lattaio” (estratta dal secondo lavoro della band) è stata scelta da iTunescome singolo della settimana in Ottobre 2011. "Una riflessione acuta sul nostro tempo e sulla voglia e la necessità di ripartire" qualcuno ha detto riferendosi al loro album più recente. Mai frase fu più azzeccata…
Marco Reda
“Hiroshima” videoclip
“Mai” videoclip