AVEKEY live @ Sinister Noise – 25/02/2012

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Chiunque abiti a Roma, in particolare nelle zone più movimentate, sa bene che c’è un solo problema più grande della crisi, della fame, della guerra civile o degli attacchi alieni: il parcheggio. Girare quaranta minuti (non cinque, quaranta…) per trovare un posto dove buttare letteralmente l’auto, anche in braccio ad un albero, è un’impresa, soprattutto il Sabato sera. Con un po’ (tanta) di fortuna alla fine ci si riesce e non si fa in tempo a mettere il primo piede all’interno del SinisterNoise, noto live-club di Roma, che gli Avekeysono già sul palco, pronti per iniziare la serata del 25 Febbraio (a cui seguiranno le esibizioni di Aphorismaed AnotheRule).

E’ “Bamboo” il brano scelto per aprire il concerto di presentazione del loro album “HiddenPlace”, eseguito per intero per l’occasione: nonostante gli scarsi volumi sullo stage (una costante del locale, anche se dispiace dirlo…) il frontman MauroPalariesce a mantenere una voce pulita, acuta ed intonata, cosa non facile se hai a che fare con delle casse spia inesistenti. Per il resto, traccia eseguita in maniera pulita e con buoni stacchi, a cui si lega immediatamente la seconda canzone dello show, “RainHasCome”, in cui ancora una volta Maurodà prova di essere in serata, supportando al meglio un ritornello dalle alte tonalità prima di arrivare all’assolo della PaulReedSmithdi FabioPerciballi, dal “sound elefantesco” alla Queens Of The Stone Age. Con ”Lay Down” e “If” l’atmosfera diventa più soft: la prima, semiballad melodica, è una delle più belle tracce dell’album (ed una delle canzoni meglio eseguite in questo frangente), nella seconda spicca il perfetto break di sole voce e batteria, prima di un altro elegante e rapido assolo della sei corde di Perciballi. Con “AlmostEverythingElse”, primo singolo estratto dall’album, si giunge alla seconda parte del concerto (dati gli otto pezzi in programma)  e gli Avekeydanno la vera dimostrazione che non è soltanto con il supporto di pc ed editing che un gruppo può riprodurre fedelmente dal vivo un brano di un proprio lavoro. Ed in generale presentare buona musica. Sensazione che si continua ad avvertire con “InTheDark”, esclusa qualche imprecisione vocale, per arrivare ad un’altra “best track” della serata “Scum”: mentre ai piedi del palco un tizio non si regge in piedi dall’alcool e cattura l’attenzione della band, Mauroe Fabiofanno capire cosa voglia dire interagire bene sul palco, dal ritornello a due voci alla presenza scenica durante l’ennesima digressione del Perciballi. A chiudere lo show (scelta perfetta), data l’impossibilità di concedere un richiestissimo “bis”, è “TheWayWeAre”, tramite cui gli Avekeytrasmettono spensieratezza, buonumore. E semplice voglia di musica, quella buona.

L’età è matura e a differenza di altri gruppi che tentano di utilizzare il computer come ancora di salvezza, in fase di registrazione,  per mascherare le proprie lacune, gli Avekeyoffrono uno spettacolo godibile ed interessante; ulteriore nota di merito al batterista AlbertoCroce: ottima tecnica ed estrema affidabilità al servizio del gruppo. Anche in questo caso l’esperienza aiuta parecchio. Ma non tutti ce l’hanno.

Marco Reda

 

1 – Bamboo

2 – RainHasCome

3 – LayDown

4 – If

5 – AlmostEverythingElse

6 – InTheDark

7 – Scum

8 – TheWayWeAre

 

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