Mentre Berlusconi sembra tirarsi indietro dall'agone politica, Antonio Cornacchione ribadisce invece che "Silvio c'è" al Teatro Dei Satiri. Dopo il successo di "Povero Silvio", il comico milanese rimette i panni del segretario-portaborse-tutto fare-spin doctor per prestare nuovamente soccorso all'ex-premier, deluso e irritato da tutti i suoi difensori, perché solo l'Amore e l'affetto disinteressato di Cornacchione riusciranno a sconfiggere chi non lo apprezza e non lo capisce.
Un'ora e mezza di spettacolo sulla realtà italiana, raccontata e cantata da Antonio Cornacchione con le musiche di Carlo Fava, cantante e musicista milanese. Con sana e robusta ironia, i due complici duettano sul palco rileggendo e commentando l'attualità, dal problema del precariato alla posizione della Chiesa sugli anticoncezionali, dall'informazione asservita al gossip. Perché alla fine Berlusconi non è che uno degli ingredienti dello spettacolo e, visto che ha voluto spegnere i riflettori su di sé, il lacrimante Cornacchione rispetta la sua decisione e si ritrova a dover parlare di qualsiasi altra cosa pur di non parlare di lui.
Chiara Cecchini