La “mediterraneità” dei Soraya Santa

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Suggestivi tappeti sonori, potenti esplosioni dinamiche ed intense linee melodiche sono le caratteristiche principali dei Soraya Santa, band capitolina composta da Antonio Puglisi, Fabrizio Petrolati, Roberto Acquafreddaed Emanuele Flamini. I quattro propongono un Alternative Rock in italiano, quello di colossi come Marlene Kuntz, Afterhours e Verdena, fortemente influenzato nelle atmosfere dal rock alternativo anglosassone (Mogwai, Coldplay ed Editors). Se, a primo impatto, potrebbe essere il tastierista-cantante a catturare l’attenzione, in un’epoca “segnata” da frontman pazzi e scatenati o con in braccio una chitarra, con un ascolto più attento diventa la musica stessa a passare in primo piano (come è giusto che sia) ed a rapire letteralmente l’ascoltatore. Per trasportarlo in un mondo melodico e raffinato. “Nonostante le influenze britanniche non perdiamo mai di vista la nostra mediterraneità – le parole dei quattro – ed in questo senso vanno lette la scelta dell’italianoe l'adozione di un particolare stile di canto,  frutto di una ricerca personale che guarda ai grandi gruppi della scena indie italiana”.

I Soraya Santa, insieme dal 2005, hanno rilasciato l’Ep “L.A.U.Z.I. ha ucciso Laura Palmer” nel 2009, del quale singolo “Distanze Sospette” ha avuto diversi passaggi radiofonici sull’emittente capitolina Radio Rock. Diverse, inoltre, le vittorie che la stessa band ha collezionato in concorsi a cui ha partecipato a Roma e nel Lazio.

Marco Reda

 

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Distanze Sospette

 

 

 

 

 

 

 

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