Pasqua e Pasquetta al MAXXI. Il Museo nazionale delle arti del XXI secolo sarà infatti aperto sia domenica 8 che, in via eccezionale, lunedì 9 aprile (ore 11:00 – 19:00, ingresso Euro11,00, ridotto Euro 8,00).
Otto le mostre e due le installazioni site specific che i visitatori potranno scoprire ed esplorare negli spazi fluidi e sinuosi progettati da Zaha Hadid.
Si parte dall'ingresso del museo dove Maloca, la grande tettoia in rafia e legno dei designer brasiliani Fernando e Humberto Campana accoglie e ripara i visitatori. L'installazione fa parte della mostra organizzata dal MAXXI Architettura RE-CYCLE. Strategie per l'architettura, la città e il pianeta che esplora la pratica del riciclo come strategia creativa: oltre 80 disegni, modelli, progetti illustrano le best practice nel campo dell'architettura e dell'urbanistica, ma anche creazioni uniche come dischi incisi su lastre radiografiche, un MAXXIBlob composto da 1500 ore di materiale televisivo “riciclato” e, nella piazza del museo, il padiglione Officina Roma costruito dal collettivo berlinese raumlaborberlin con vecchie bottiglie, sportelli di automobili, finestre, lastre di legno e mattoni usati.
Sempre al piano terra, di grande impatto emotivo l'esposizione del fotografo Pieter Hugo, Permanet Error, che racconta un'enorme, apocalittica discarica tecnologica in Ghana mentre la mostra Peripheral Stage apre uno sguardo critico e onirico sulle periferie di Scampia, a Napoli, e su quelle di Parigi, attraverso gli obiettivi dei fotografi Mohammed Bourouissa e Tobias Zilony.
Al Centro Archivi del MAXXI Architettura Giovanni Michelucci. Elementi di città, presenta un ritratto inedito di uno dei padri dell'architettura italiana del Novecento, che ha progettato anche la famosa chiesa dell'Autostrada del Sole.
Al primo piano il MAXXI Arte presenta Plegaria Muda di Doris Salcedo: un'installazione di grande impatto emotivo con 120 coppie di tavoli sovrapposti da cui però spuntano fili d'erba. I tavoli, simili a bare, opprimono, ostruiscono il passaggio, creano fastidio. Ma l'erba che cresce è simbolo di rinascita e di vita. Un messaggio di dolore dunque (per le morti inutili e violente perpetrate dall'esercito colombiano, o avvenute nei ghetti di Los Angeles o in ogni altra parte del mondo con la stessa insensatezza), ma anche e soprattutto di speranza: la vita, alla fine, prevale.
Sempre il MAXXI Arte propone due nuovi allestimenti della collezione permanente: A proposito di Marisa Merz e Tridimensionale, dedicato alla scultura contemporanea, che comprende anche la coloratissima installazione Fabuale Romanae di Lucy+Jorge Orta, realizzata con il contributo di Ermenegildo Zegna.
La visita al MAXXI si conclude nella scenografica galleria 5, al top del museo: qui sono esposte le opere site specific dei 4 finalisti del Premio Italia Arte Contemporanea 2012: Adrian Paci, Patrizio Di Massimo, Luca Trevisani e Giorgio Andreotta Calò che, con il lavoro Prima che sia notte, ha vinto l'edizione 2012: la sua opera, davanti alla grande vetrata della sala, come un grande abbraccio collega l'interno del museo con l'esterno: l'immagine della città fuori, con i suoi palazzi ocra entra nel museo, capovolta e specchiata sull'acqua, grazie all'uso della tecnica della fotografia stenopeica (l'opera è visibile nelle ore di luce). (asca)