L'Opera di Roma si prepara al futuro con un cartellone innovativo e "sperimentale" per la stagione di Caracalla. "Opere popolari" e "opere difficili", interdisciplinarietà e grandi nomi: lo scopo è traghettare il tradizionale appuntamento estivo verso un Festival internazionale che abbia un taglio ampio ma anche colto, nel solco del percorso inaugurato nel 2011 con l'allestimento di Respighi firmato da La Fura dels Baus. Il programma è stato presentato ieri mattina al Teatro Costanzi dal sovrintendente Catello De Martino, il direttore artistico Alessio Vlad, il direttore del corpo di Ballo Micha van Hoecke, il vicepresidente della Fondazione Teatro dell'Opera Bruno Vespa e il sindaco Gianni Alemanno.
Il maestro Jurij Temirkanov inaugurerà la stagione il 7 luglio con "Aleksandr Nevskij" di Prokof'ev, dirigendo per la prima volta l'Orchestra e il Coro del Teatro Dell'opera insieme all'Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo. Lo spettacolare impianto scenico è affidato al regista Pier'Alli. La volontà di valorizzare maggiormente Caracalla si accompagna anche a un nuovo uso degli altri spazi del complesso delle Terme Caracalla. Nella Palestra Occidentale sarà ambientato "Il combattimento di Tancredi e Clorinda" su musiche di Giorgio Battistelli da Claudio Monteverdi, con la regia di Mario Martone (10-15 luglio). E opere come la "Norma" di Bellini (21 luglio-8 agosto) e il verdiano "Attila" (31 luglio-7 agosto) troveranno una nuova ragione spettacolare nell'essere rappresentate e viste a Caracalla. L'Orchestra Giovanile del Teatro dell'Opera debutta a Caracalla il 30 luglio. Ci sarà poi una nuova produzione di "Giselle", con la coreografia di Patrice Bart (30 giugno-10 luglio) e una serata con Roberto Bolle, che si confronterà con tre maestri della coreografia del '900. E Gigi Proietti sarà il mattatore di un one-man-show già attesissimo dal pubblico capitolino.
C.C.