"I volti che noi cerchiamo disperatamente ci sfuggono", scrive un vecchio Adriano alla fine della vita nelle sue Memorie, che è il capolavoro letterario di Marguerite Yourcenar. "Ritrovo una testa reclina sotto una capigliatura disfatta dal sonno, degli occhi che le palpebre allungate facevano parere obliqui, un giovane viso, come disteso".
La testa e gli occhi e il viso di Antinoo, il giovane che l'imperatore esteta vissuto tra il 76 e il 138 d.C amò e di cui fece un dio, e al quale è dedicata una mostra ospitata nella Villa Adriana di Tivoli fino al 4 novembre (Antinoo – il fascino della bellezza): cinquanta opere provenienti da collezioni internazionali, tra sculture, rilievi, monete e pietre preziose raffiguranti l'amante dell'imperatore che costituiscono ampia testimonianza della storia di un ragazzo morto suicida a vent'anni che l'amore di Adriano rese eterna.
chp