La pittura “energetica” di Flora Feliciotti

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Dopo la bella pièce Pirandelliana, il numeroso pubblico accorso ha potuto brindare insieme agli attori, nel foyer del Teatro Eliseo appositamente allestito per l’occasione con i quadri della pittrice Flora Feliciotti.

L’artista, reduce dal successo alla IX biennale d’arte internazionale di Roma, ha come caratteristica l’utilizzo, nella sua pittura, di minerali e cristalli. Mentre Fattori e Modigliani rappresentano la mutazione di cieli e lune per evidenziare il cambiamento del loro secolo di riferimento, la Feliciotti si rivolge agli astri e al sole. Scaturiscono delle immagini “energetiche” che sembrano accompagnare il pensiero degli uomini nel loro divenire, sempre lì, davanti ai sensi, fascinoso e imprevedibile, un giorno vicino, l’altro lontanissimo nel cosmo. Non appare casuale la presenza di questa mostra a Teatro. In Così è se vi pare c’è la ricerca della verità, guardando i quadri di Flora Feliciotti nasce spontanea la curiosità di proiettarsi nell’universo per scoprire i limiti incerti che caratterizzano ciò che esiste oltre la vita. Le costellazioni, i soli, i mondi dipinti evocano emozioni, si intrecciano e si integrano in una ideale partitura di immagini che suggeriscono una nuova e inedita lettura della realtà. Metafore di misteriose essenza, affinità segrete e coincidenze ineludibili. L’opera di Pirandello e quelle della Feliciotti utilizzando due linguaggi, quello della scrittura e della pittura, muovono da una stessa emozione e pur concludendosi per vie diverse arrivano ad una medesima comunicazione.

Consuelo Ferora

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