WORLD PRESS, 57 foto per raccontare un anno nel mondo

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È una moderna Pietà di Michelangelo lo scatto vincitore del World Press Photo 2012. Una donna yemenita che tiene fra le braccia un parente ferito, proprio come la Maria del Buonarroti col suo Cristo nudo e senza vita sulle ginocchia. Lo spagnolo Samuel Aranda l’ha scattata a Sanaa, capitale dello Yemen, in una moschea allestita come ospedale da campo durante gli scontri del 15 ottobre 2011 contro il regime del Presidente Ali Abdullah Saleh. Un'immagine che restituisce «un momento straziante e pieno di compassione, le conseguenze umane di un evento enorme ancora in corso», ha commentato il presidente della giuria del premio Aidan Sullivan nel conferire, lo scorso febbraio, il riconoscimento al fotoreporter iberico. «E' probabile che noi non sapremo mai chi sia questa donna che accudisce un parente ferito, ma insieme – ha sottolineato Sullivan – diventano l’immagine vivente del coraggio delle persone comuni che hanno aiutato a scrivere un capitolo importante nella storia del Medio Oriente». Dopo aver fatto il giro del mondo, questo e gli altri lavori premiati dall’istituzione olandese (dal 1955 pilastro del fotogiornalismo) approdano al Museo di Roma in Trastevere per rimanervi fino al prossimo 20 maggio.

Sono 57 i fotografi vincitori di 24 diverse nazionalità: Afghanistan, Argentina, Australia, Bosnia ed Herzegovina, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, India, Iran, Irlanda, Italia, Giappone, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Russia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Regno Unito e USA. Anche quest’anno la giuria ha diviso i lavori in 9 diverse categorie: Vita Quotidiana, Protagonisti dell’attualità, Spot News, Notizie generali, Natura, Storie d’attualità, Arte e spettacolo, Ritratti, Sport. Gli italiani premiati sono sette: oltre ad Alex Majoli (Notizie generali, Foto single), Paolo Pellegrin (Notizie generali, Storie), Eduardo Castaldo (Spot News, Storie), Pietro Paolini (Vita quotidiana, Storie) e Francesco Zizola (Natura, Foto Singole) ci sono Emiliano Larizza e Simona Ghizzoni, entrambi facenti parte dell’associazione Contrasto, che ha curato l’esposizione capitolina assieme alla World Press Photo Foundation. Il primo ha vinto il secondo premio nella categoria Arte e spettacolo, Storie con Saut d’eau Pilgrimage (il pellegrinaggio di Sant d’Eau) ad Haiti. La Ghizzoni ha invece ottenuto il terzo premio nella categoria Storie di attualità, Foto singole con una foto scattata nella Striscia di Gaza.

Francesco Gabriele

 

 

 

 

 

 

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