Venticinque casi di criminalità romana, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. Storie vere di vittime e carnefici che rivelano un unico filo rosso di misfatti lungo le strade della Città Eterna, dalle borgate al centro. Le ha raccontate Flaminia Savelli nel suo recentissimo Misteri Crimini e Delitti irrisolti di Roma (Newton Compton Editori, 9,90 Euro).
La Savelli, giovane giornalista che collabora con il quotidiano "La Repubblica" e al suo esordio letterario, rievoca inquietanti vicende, come quella del brigante Gasparone – terrore di mezza Italia, che assaliva diligenze e carovane – fino agli ultimi episodi criminosi. Storie di violentatori, di giovani scomparse e donne decapitate, di omicidi eccellenti, di morti balorde. Come dimenticare la tragica storia di Cesare Serviatti che uccideva e tagliava a pezzi le sue vittime? E poi l’uxoricida seriale, il Barbablù di Centocelle, fino ad arrivare allo stupratore dei garage Luca Bianchini?
Storie di vite spezzate per uno sguardo di troppo, di sodalizi politici e organizzazioni criminali, da quella dei Casaroli, alla Marranella, fino alle nuove realtà nate dalle ceneri della famigerata banda della Magliana. La presentazione il 26 luglio alle 18:30 alla Libreria Arion di Palazzo delle Esposizioni.