Presso Villa Wolkonsky di Roma, residenza dell’ambasciatore britannico a Roma, è stata presentata il 10 dicembre scorso la “Collezione Wolkonsky” che darà vita al Museo delle Serre Wolkonsky. Una raccolta di oltre 350 reperti marmorei romani di età imperiale (databili dal I secolo a.C. al III d. C.), amatissimi dalla principessa Zenaida Wolkonsky, che qui risiedette tra il 1820 e il 1862 e il fiore all’occhiello della raffinata corte culturale che la principessa (amante dello zar Alessandro I di Russia, di cui sposò l’aiutante di campo, il principe Nikita Wolkonsky) alimentò nella sua residenza romana ereditata dal padre.
L’ESPOSIZIONE – Ristrutturati con attenzione ed esposti cercando di rispettare il più possibile l’ideale logistico e dispositivo della principessa russa che tanto le aveva amate, nel parco della villa, lungo le trentasei arcate dell’Acquedotto di Nerone, si possono così incontrare gli splendidi ritratti funerari, tra cui quello dei Servilii e i sarcofagi decorati a bassorilievo, fino alla splendida statua di Athena Parthenos. Numerosi reperti, comprendenti sarcofagi e frammenti a bassorilievo, statuine votive, iscrizioni ed elementi architettonici, ha invece trovato collocazione in due serre ottocentesche comunicanti tra loro e situate presso il cancello d’ingresso della residenza. Restaurate e predisposte per accogliere le centinaia di reperti che dovevano essere protetti dalle intemperie, queste offrono ai visitatori la possibilità di ammirare la collezione senza interferire con le esigenze di sicurezza della Residenza, restituendo al contempo un inedito connubio tra antichità e giardino. Una collezione la cui grandezza, secondo gli esperti del British Museum, è data soprattutto dall’ottima qualità di conservazione dei reperti, associata all’elevato numero degli stessi.
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