Torna oggi, 4 gennaio, in questa prima domenica del mese, l’apprezzabile iniziativa culturale che rende accessibili a ingresso gratuito tutti gli spazi espositivi statali, dal Colosseo alle Terme di Diocleziano, e, per romani e residenti, anche i Musei Civici della città. Domani, lunedì 5, invece, apertura straordinaria in occasione delle Feste. Romani e turisti potranno approfittarne per conoscere meglio i sette musei della città, le collezioni permanenti e le numerose mostre in corso.
LA MOSTRA SU TIEPOLO – Arte moderna e contemporanea, fotografia, natura, scultura e archeologia, a partire dai Musei Capitolini che ospitano, fino al 18 gennaio 2015, la preziosa “Tiepolo: i colori del disegno”, una mostra che, per la prima volta a Roma, descrive in maniera organica la dinamica inventiva e produttiva di uno dei maggiori incisori e pittori del Settecento veneziano.
ARTE E ARCHEOLOGIA – A pochi passi dal Campidoglio, ai Mercati di Traiano, l’archeologia si intreccia con la tecnologia nella mostra “Le chiavi di Roma. La città di Augusto”, mentre, nelle tabernae e lungo la via Biberatica, le sculture di Bruno Liberatore ricercano il dialogo con un monumento antico di grande suggestione. Altre sculture, di grandi dimensioni e pari suggestione, segnano il ritorno di Beverly Pepper a Roma, un tributo alla Città Eterna che trasforma l’area perimetrale del Museo dell’Ara Pacis in un palcoscenico. All’interno del Museo, insieme ad altre cinque sculture in ferro della scultrice newyorchese, è ancora possibile visitare Henri Cartier-Bresson, mostra retrospettiva proveniente dal Centre Pompidou di Parigi. Altre mete da non perdere per gli appassionati di fotografia sono gli scatti di Basilico, Berengo Gardin, Bossaglia Chiaramonte, Cresci, Ghirri, Guidi, Jemolo, Koch, al piano terra dello splendido Museo di Roma in Palazzo Braschi e, nelle sale espositive del primo piano, NINO! un omaggio a Nino Manfredi in occasione del decennale della sua scomparsa. Infine, nella sala della fotografia, al secondo piano, Roma e la Grande Guerra. 1915 – 1918, 35 immagini provenienti dai fondi dell’Archivio Fotografico del Museo.
OPERE DELL’OTTOCENTO – Alla Galleria d’Arte Moderna di via Crispi, lo sguardo si volge invece verso la cultura figurativa ottocentesca con “Artisti dell’Ottocento: Temi e Riscoperte”, un’ esposizione di estremo interesse che contempla un folto gruppo di opere in parte mai esposte e sconosciute al pubblico. Nell’ambito della mostra, è previsto un “focus” di due sale con una selezione di opere – di scultura e grafica – del napoletano Vincenzo Gemito (1852-1929), del quale la Galleria possiede una ricca e importante raccolta.
FOTO E SOCIALE – Da qui il passo è breve verso Villa Borghese dove la passeggiata può includere una visita al Museo Carlo Bilotti che ospita fino al 25 gennaio le oltre duemila opere di “Imago Mundi – Luciano Benetton Collection. L’Arte dell’Umanità”, un inedito e ricco ritratto artistico dell’Africa, tra radici storiche e innovazione, culture visive locali e globalizzazione. Nello stesso museo, in contemporanea, L’Arte dei Rifugiati. Un contributo di Refugee Scart alla città eterna mostra il talento artistico di un gruppo di rifugiati politici, di area sub-sahariana, arrivati a Roma in cerca di protezione. Si tratta di oggetti creati con rifiuti raccolti nelle vie e nelle piazze su cui si affacciano i monumenti da loro ritratti, trasformando così la plastica, non scalfibile nel tempo, in materia culturale altrimenti apprezzabile e usufruibile nel tempo.
SCORCI STORICI – Potenziali mete di visita culturale e turistica negli Itinerari bizantini del Museo Pietro Canonica, una carrellata fotografica con scorci di incantevoli città storiche, arricchite da monumenti legati alla cultura bizantina, in particolar modo centri italiani e russi.
WILDLIFE – Nel vicino Museo Civico di Zoologia continua la scoperta del nostro pianeta con Wildlife. Photographer of the Year, la mostra delle migliori foto naturalistiche del mondo e, per i più piccoli, alla Casina di Raffaello si può visitare la mostra In viaggio con Emme, per interrogarsi su cosa sia un libro e di cosa sia fatto e scoprire il lavoro dell’impaginatore e del tipografo.
LE ALTRE ESPOSIZIONI – Largo ai più giovani anche a Villa Torlonia con scienza, robotica, suono e gioco: quattro percorsi dedicati ai piccoli technoscienziati in visita alla ludoteca Technotown. Per i bambini dai 4 anni in su è possibile scoprire i trucchi del cinema e del 3d, sperimentare la costruzione di un robot, improvvisarsi protagonista di un programma radiofonico e sfidare gli amici fra pavimenti interattivi e rompicapo scientifici. E poi, con il Planetario, tanti voli stellati insieme al famoso Dottor Stellarium, l’astronomo-cartoon beniamino dei bambini, per scoprire insieme a lui i tantissimi segni del Natale sulla volta stellata di una notte di dicembre. Si va alla ricerca delle comete (da dove vengono, cosa sono) e di tutte quelle costellazioni che ricordano questo periodo dell’anno. I più adulti possono scegliere tra l’esposizione delle opere di Sergio Ceccotti, “La vita enigmistica” al Casino dei Principi e la bella mostra di ceramiche del designer Ambrogio Pozzi alla Casina delle Civette. Ampia scelta per l’arte contemporanea al Macro di via Nizza, tra cui la mostra From Vera to Veruschka.The Unseen photographs by Johnny Moncada, nell’ambito della XIII edizione di FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma. Nei Padiglioni di MACRO Testaccio, è sempre possibile visitare Big Bambù, grande opera realizzata dagli artisti statunitensi Mike e Doug Starn per la sesta edizione di Enel Contemporanea. Torna la Roma di Ettore Roesler Franz. Tra fascino per il pittoresco e memoria fotografica al Museo di Roma in Trastevere, in esposizione insieme a TREVI. Una capitale allo specchio, mostra che analizza un rione particolarmente significativo della città, e a Scatti di Memoria. Rwanda 1994-2014, un emozionante percorso fotografico a venti anni dal genocidio che ha sconvolto questo paese. E, infine, ma non per importanza, I Valadier. L’album di disegni che il Museo Napoleonico espone con un nucleo di oltre cento acquarelli e disegni, realizzati nella bottega orafa di Luigi Valadier (1726-1785) e del figlio Giuseppe (1761-1829).
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