Circo Bianco, al Teatro Centrale l’ultimo appuntamento del viaggio onirico

La trilogia acrobatica che ha tolto il fiato e tenuto sospesi gli sguardi in scena il 30 aprile

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Si conclude giovedì 30 aprile la Trilogia del Circo Bianco, andata in scena al Teatro Centrale tra gli applausi dei più grandi e i sorrisi dei più piccoli. In un turbine di colori e visioni oniriche, artisti, trampolieri, acrobati e performer di ogni genere, si avvicenderanno nello spettacolo. Ad accompagnare il pubblico in questo viaggio onirico, due giovani e brillanti conduttori: Alessia Di Pasquale e Manlio Prestianni, che prenderanno per mano gli avventori, conducendoli per le vie dei sogni, nel magico paese del Circo Bianco.

LO SPETTACOLO – I due amanti sognanti, riescono a trovarsi e nonostante le difficoltà, ad amarsi. Questo mostrerà il Circo Bianco, in un ultimo appuntamento che farà calare il sipario sulla trilogia acrobatica che ha tolto il fiato e tenuto sospesi gli sguardi di un pubblico sempre partecipe e coinvolto in modo trasversale. Artisti, personaggi di fantasia, performance e giochi di fuoco, tutti insieme e sempre sul palco, tra coreografie corali e quadri viventi, all’interno di una location che esalta i colori e le immagini di questa compagnia. Tre blocchi narrativi condurranno il pubblico all’interno di mondi incantati, tra ballerine sospese, uomini rinchiusi dentro sfere d’aria e maghi giocolieri in vetta ai loro trampoli. Un tuffo dentro una fiaba in cui la vasta scelta degli artisti presenti, interagirà con la folla, creando performance ad alto impatto visivo. Di colpo sarete in un prato a cogliere un fiore, un attimo dopo le fiamme dell’inferno vi inghiottiranno… Questo è il Circo Bianco.

LA COMPAGNIA CIRCENSE – Ricreare ambientazioni magiche e surreali situazioni, è ciò che meglio riesce a questa giovane compagnia circense che ha girato l’Italia, preso parte a fiere, eventi mondani e manifestazioni di ogni genere, tra cui importanti partecipazioni come Festival del Cinema di Roma, Tattoo Convention e Altaroma. Una compagnia che non si è mai servita di animale perché ritiene che il corpo sia l’unico strumento di cui l’artista necessita. E sarà proprio l’utilizzo del corpo come unica macchina, affiancata da suggestive coreografie, a lasciare a bocca aperta il pubblico, destando stupore e apprensione, felicità e malinconia. Un Circo Bianco che promette di far bene all’anima. Guardare per credere…

 

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