L’arte contemporanea si riversa nelle strade di Valmontone: dopo aver toccato i quartieri romani di San Basilio e Tor Marancia, il più grande festival di street art italiano, “Memorie Urbane”, sbarca, infatti, anche in provincia con l’obiettivo dichiarato di trasformare le zone più trascurate del comune in un vero e proprio museo a cielo aperto.
LA QUARTA EDIZIONE DEL FESTIVAL – Protagonisti di questo appuntamento sono il tedesco Case della crew Maclaim, di Francoforte, e lo spagnolo Doa di Compostela, due tra gli street artist più attivi e apprezzati a livello internazionale, impegnati a riscoprire gli angoli più grigi e dimenticati della città, cambiandone il volto e dando loro nuovo risalto. È questo, infatti, il progetto alla base dell’ambizioso “Memorie Urbane” che, giunto alla sua quarta edizione, può vantare quest’anno numeri di tutto rispetto: quaranta artisti provenienti da tredici paesi e tre continenti, quattro provincie – Roma, Latina, Frosinone e Caserta – e otto città. A Valmontone, unico comune della provincia di Roma a ospitare l’evento, l’organizzazione è stata curata dall’Associazione Culturale Cornelia.
L’ARTE CON LA A MAIUSCOLA – “Grazie all’associazione Cornelia, Valmontone diventa protagonista attiva di questo IV Festival” ha commentato l’assessore alla cultura Eleonora Mattia, aggiungendo che “Sarà molto bello ammirare da vicino il processo creativo dell’arte contemporanea che consentirà a Valmontone di avere due nuovi beni artistici da conservare e proteggere, che potranno diventare due poli internazionali del turismo culturale”. Soddisfatto anche il sindaco, Alberto Latini: “Tutta Valmontone – ha spiegato – si sente protagonista in questo processo di trasformazione che, come accaduto con successo a Roma, attraverso l’arte con la A maiuscola trasforma brutture urbanistiche in poli internazionali del turismo culturale. E siamo solo agli inizi”.
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