È dedicata a “La grande mutazione” la quinta edizione del Salone dell’editoria sociale, che si svolgerà dal 31 ottobre al 3 novembre negli spazi di Porta Futuro, a Roma. Più di 40 incontri, tra tavole rotonde, dibattiti, presentazioni di libri, video e concerti, promossi da altrettante case editrici e organizzazioni del terzo settore. L’iniziativa è promossa dalle Edizioni dell’asino, dalla rivista Lo straniero, dalle associazioni Gli asini e Lunaria, dall’agenzia giornalistica Redattore sociale e dalla Comunità di Capodarco. Il primo tema sarà l’Europa, sul cui futuro discuteranno l’intellettuale polacco Adam Michnik e il sociologo tedesco Claus Offe, moderati dal direttore di Radio3, Marino Sinibaldi, nell’incontro “Che fare dell’Europa?”.
Il sociologo inglese Colin Crouch ragionerà su “La società dei diseguali. Welfare, politica ed economia nella grande crisi”, intervistato da Giuliano Battiston. Alle politiche dell’occupazione e alla necessità di ripensare gli strumenti della tutela sociale è dedicato l’incontro su “Reddito o lavoro?”, con Giorgio Airaudo, parlamentare ed ex sindacalista, Guy Standing, studioso e co-presidente del Bien, Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio. La diagnosi sull’Italia è affidata agli studiosi Franco Cassano, Luigi Ferrajoli e Mariuccia Salvati, coordinati da Luca Rastello, nella discussione intorno alla domanda “Che fine ha fatto la democrazia?”.
Sulla via d’uscita dalla crisi, Giulio Marcon e Mario Pianta replicheranno alle domande dei giornalisti Alessandro Gilioli e Alessandro Leogrande. Sono almeno tre gli appuntamenti con la grande letteratura: l’omaggio allo scrittore cileno Roberto Bolaño, con Ilide Carmignani, Goffredo Fofi, Nicola Lagioia, Jaime Riera Rehrene le letture dell’attore Fabrizio Gifuni; l’intervento dello scrittore tajiko Andrej Volos, autore del romanzo epico “Churramabad”.
Infine, nella serata conclusiva di domenica 3 novembre, il dialogo su “Letteratura e denaro” tra il critico Alfonso Berardinelli e lo scrittore Walter Siti, premio Strega 2013 con “Resistere non serve a niente”. Tre tavole rotonde riguardano “i maestri ancora necessari”: la prima è su “Dossetti. Religione e politica”, con il presidente del Censis, Giuseppe De Rita, quello dei comitati Dossetti per la Costituzione, Raniero La Valle,e il ricercatore Enrico Galavotti. Nella seconda, il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, gli studiosi Michele Cangiani e Peter Kammerer discuteranno di “Karl Polanyi. La grande trasformazione 70 anni dopo”, sull’attualità del libro con cui l’economista ungherese descrisse il passaggio da una società che incorpora l’economia a un mercato che ingloba la società.
La terza, con l’assessore di Venezia, Gianfranco Bettin e gli storici Guido Crainz e Mariuccia Salvati, è un omaggio all’opera storiografica di Silvio Lanaro, scomparso di recente e alla sua “Storia dell’Italia repubblicana”. Molti gli incontri sui diritti, negati e da promuovere: dei diritti degli immigrati parleranno anche il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, il presidente della commissione del Senato per i Diritti umani Luigi Manconi, la promotrice della campagna “I diritti non sono un costo” Grazia Naletto. Al diritto di avere diritti è dedicata la lezione del giurista Stefano Rodotà, mentre Ilaria Cucchi e Giovanni Bianconi saranno tra i relatori dell’incontro su “Abusi di potere. Diritti negati nei luoghi di reclusione”. I diritti delle vittime di guerra sono al centro del dibattito su “Afghanistan, Iraq, Siria. Le eredità della guerra” con Giuliano Battiston, Emanuele Giordana dell’associazione Lettera22, Martina Pignatti e l’esperto di Siria, Lorenzo Trombetta. (Dire)