Segnati questo nome: James Oswald. È di lui che oggi ti vogliamo parlare. Braccia sottratte all’agricoltura, una volta tanto, meritoriamente. James è un allevatore scozzese che vive in una fattoria. Ogni mattina si sveglia alle 5.30 per occuparsi delle sue rosse mucche delle Highlands e delle sue pecore neozelandesi. E, a tempo perso, scrive romanzi. Lo ha fatto per vent’anni solo per sé finché, un giorno, seguendo il consiglio del suo amico scrittore Allan Guthrie, ha deciso di autopubblicare su Amazon il suo primo thriller, “Nel nome del male”. Nel giro di poche settimane l’eBook è stato scaricato da oltre 350.000 lettori, attirando l’attenzione della casa editrice Penguin che ne ha acquistato i diritti. Il romanzo è diventato in breve tempo un vero e proprio caso editoriale, venendo tradotto in dodici Paesi. Il seguito di quel best seller, “Il libro del male”, che nel Regno Unito ha già superato le 50.000 copie vendute, arriva adesso in Italia con Giunti editore.
LA TRAMA – Dieci donne. Nude, sgozzate, il corpo deterso dopo lo scempio: un macabro rito che per dieci anni ha svegliato Edimburgo ogni vigilia di Natale. L’ultima è stata Kirsty, la fidanzata dell’ispettore Tony McLean. Finché un giorno Donald Anderson, il famigerato assassino di Natale, fa un passo falso consentendo all’ispettore di porre fine a quella catena di orrore. Ma nemmeno la sepoltura di Anderson, ammazzato in cella, riesce a restituire la pace a McLean. Con l’approssimarsi del Natale, infatti, un altro corpo viene rinvenuto vicino a un ponte: una ragazza nuda, nell’acqua, la gola tagliata. Di nuovo. Per McLean è come ripiombare in un incubo: un killer sta emulando le gesta di Anderson? O l’uomo rinchiuso in prigione era quello sbagliato? E proprio quando l’ispettore comincia a dubitare della sua logica, uno strano evento sembra ulteriormente sfidare ogni razionalità: un misterioso monaco bussa alla sua porta farneticando di un antichissimo manoscritto capace di scatenare le pulsioni più empie. Chi è quell’uomo? E di quale manoscritto sta parlando? Esiste davvero un legame tra quelle pagine oscure e l’assassino? Per scoprire il tassello mancante, McLean è costretto a riaprire il capitolo più doloroso della sua carriera e a scavare nelle sue ossessioni più buie. Prima che il killer colpisca ancora.
TRA RAZIONALE E SOPRANNATURALE – Un libro pericoloso da tenere nascosto. Un monaco ossessionato da quel volume. Una serie di omicidi misteriosi. Se stai pensando che possa spuntare da un momento all’altro anche Adso da Melk sei fuori strada: non ci troviamo all’interno dei sentieri narrativi de “Il nome della rosa”, sebbene la presenza di indizi più o meno fuorvianti disseminati lungo tutto il romanzo riconduca “Il libro del male” allo stesso genere di giallo deduttivo. La trama, però, si mantiene qui costantemente in bilico tra componente logico razionale e l’elemento soprannaturale, in un efficace intreccio che lascia il lettore nel dubbio, senza costringerlo a scomodare il buon vecchio Coleridge e la sua abusatissima sospensione di incredulità. Il ritmo è serrato, incalzante, tra sottotrame che si sviluppano, come quella del gangster MacDougal, ed altre, come la palpabile tensione sessuale col sergente Ritchie, che restano latenti. Storie che potrebbero essere e che, forse, non saranno mai. Che poi, diciamocelo, è esattamente ciò che accade nella vita di tutti i giorni. Se hai delle riserve legate agli scrittori che autopubblicano i propri lavori, in questa circostanza puoi serenamente metterle da parte: ci troviamo davanti a un buon thriller che si fa leggere senza alcuno sforzo e che nelle librerie non sfigura affatto. Date queste premesse, se ami il genere, ti conviene tenere d’occhio questo scrittore perché, ci scommettiamo, ne sentirai parlare ancora a lungo.
Titolo: Il libro del male
Autore: James Oswald
Prezzo listino: 12,90 euro
Editore: Giunti
Data uscita: 25/02/2014
Pagine: 320
(Foto Twitter David Cruickshanks)
[form_mailup5q lista=”eventi”]