Ogni tanto serve buttare giù qualche riga che non sia in musica, e Luciano Ligabue ci ha abituati nel corso degli anni a regalarci ogni tanto qualche opera, racconti o poesie che sono sicuramente fuori dall’ordinario, ma proprio per quello hanno una forza impressionante. Ligabue torna in libreria dal 10 maggio con Scusate il disturbo, in cui non fa mancare la sua «voce inconfondibile e originale di scrittore che sa raccontare l’inafferrabilità delle nostre vite».
LUCIANO LIGABUE SCRITTORE
Così dopo Fuori e dentro il borgo (1997), La neve se ne frega (2004), Lettere d’amore nel frigo (2006), Il rumore dei baci a vuoto (2012) e una serie di racconti pubblicati anche sul diario Smemoranda, in cui Ligabue si è diviso tra poesia e racconti, il cantante emiliano torna a parlare di amore, sesso e musica «tre emozioni che saldano la partitura immaginifica di questi racconti folgoranti e misteriosi. Ogni storia è una scoperta, un’epifania di quel mistero che è la magia del quotidiano». Così come ogni canzone che ci ha regalato in tanti anni di carriera è una storia, la sua ma anche la nostra.
SCUSATE IL DISORDINE
Tasso è un uomo con un piolo conficcato in testa, un po’ lento (direbbe sua madre), ma molto sensibile alle attenzioni della signora Pilar. Anchise è disposto a pagare di tasca propria per poter continuare a suonare ogni sabato con la sua band, e scambiare quello sguardo di profondissima intesa con Diana, la bassista, prima che lei torni dal marito.
E poi c’è una Polaroid che a un certo punto comincia a catturare non solo le immagini ma anche i pensieri, e una sala d’attesa in cui perdere la cognizione del tempo mentre aspetti invano che l’Assegnatore chiami il tuo numero. Insomma, questi racconti – cosí diversi fra loro e cosí inseparabili, quasi una classe scolastica eterogenea ma affiatata – sono un tripudio di fantasia e vividezza.
E soprattutto irrompono sulla scena due elementi nuovissimi nella scrittura vibrante di Ligabue: la cornice surreale e la musica. La musica in tutte le sue declinazioni. La musica che, come il sesso e l’amore, sfugge fortunatamente a ogni tentativo di imbrigliarla.
Perché solo nell’abbandono, nell’accettazione del mistero, nello stupore che ci afferra ogni volta come fosse la prima, possiamo sperimentare la loro – e la nostra – quotidiana spettacolare magia.
Scusate il disordine – In uscita il 10 maggio
Einaudi, I coralli, pp. 200, € 17