Un particolare momento della storia d’Italia è rievocato nella mostra “Meo Carbone. The Dream – Omaggio all’emigrazione italiana negli Stati Uniti d’America nel XX secolo”. È il periodo che segue la fine della seconda guerra mondiale, quando migliaia di connazionali, bisognosi di riappropriarsi di un presente per sperare in un futuro, sono costretti ad abbandonare il proprio paese per raggiungere il grande sogno, l’America. Proprio qui, più precisamente a Chicago, nel 1995 l’artista Meo Carbone visita la mostra fotografica “La Storia degli Italiani a Chicago”, curata da Dominic Candeloro, storico della diaspora del popolo italiano nel Nord America.
In quell’occasione, l’artista, che vive e lavora tra l’Italia e l’America, elabora l’idea di dedicare alcune delle sue opere al tema dell’emigrazione, rimanendo profondamente scosso dai volti, dagli sguardi dei tanti operai, uomini, donne e bambini che hanno vissuto il dramma dell’allontanamento dalla loro terra, per tentare di realizzare il sogno di una nuova vita.
Meo Carbone decide di “impossessarsi” di quelle fotografie, le rielabora con la tecnica dell’aerografia su supporti come tela, marmo o masonite e raggiunge degli effetti compositivi di forte impatto. Su fondi scuri, risaltano i volti degli emigranti, a tratti illuminati da tinte di colore, inseriti in uno spazio pittorico geometrico, scomposto in più piani che conferisce al quadro un accentuato ritmo dinamico. Sono pitture di profondo valore sociale, di denuncia e cronaca come Sacco e Vanzetti, alle quali si aggiungono opere tridimensionali, la serie delle “valigie” che da oggetto di uso comune diventano delle sculture aerografate.
Le opere sono esposte presso la Sala Giubileo del Complesso del Vittoriano dal 9 fino al 24 novembre 2013 e l’allestimento è realizzato in modo ripercorre il “viaggio-sogno dell’artista”, come spiega la curatrice Pascale Carbone, presidente della Fondazione The Dream – Per non dimenticare. Da una prima sala, che accoglie il visitatore con due “valigie-sculture”, simbolo della partenza, dell’abbandono si passa alla successiva, in cui le opere sono disposte come un “racconto”, con un susseguirsi continuo di immagini e volti. Al centro della sala si è sommersi e circondati da occhi fortemente espressivi, carichi di dolore, ma allo stesso tempo colmi di luce, quella luce che per migliaia di italiani ha rappresentato la speranza del “sogno americano”.
Location: Complesso del Vittoriano, Roma
Orario: Tutti i giorni 9.30 – 19.30
Data: dal 9 al 24 novembre 2013
Prezzo: Ingresso libero
Indirizzo: Via di San Pietro in Carcere
Info: 06.6780664