In caduta libera e con poco cielo davanti, tra possenti periferie, vedute urbane e paesaggi di campagne arcaiche. È la Roma ritratta da Paolo Picozza, giovane artista di Latina nato nel 1970 e scomparso prematuramente tre anni fa, nel settembre del 2010.
Al suo genio il Museo d’Arte Contemporanea dedica una mostra, curata dal critico Achille Bonito Oliva, che raccoglie circa quaranta opere del pittore, tra tele di grandi dimensioni, lavori su carta e alcuni inediti.
Spirito espressionista e cupe atmosfere notturne, nelle dense pennellate che tratteggiavano spazi reali e tempi dilatati. Era così la pittura di Paolo, fatta, secondo Bonito Oliva, di una memoria figurativa che spaziava «dall’informale di Burri alla metafisica di De Chirico».
La mostra capitolina è accompagnata da un catalogo, edito da Punctum, con un testo critico del curatore, un contributo di Fabio Sargentini, un ricordo della sua gallerista Francesca Antonini e un’intervista all’artista di Simone Battiato. All’interno del catalogo, immagini delle opere in mostra e numerose fotografie di repertorio. Fino al 26 gennaio.
Titolo: In caduta libera e con poco cielo davanti
Location: Macro Testaccio
Orario: mar-dom dalle 16.00 alle 22.00
Data: dal 18 dicembre 2013 al 26 gennaio 2014
Prezzo: da 4 a 6 euro
Indirizzo: piazza Orazio Giustiniani 4, Roma
Info: 06.671070400
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