Dal generale Massimo Decimo Meridio del celebre film di Ridley Scott fino alla serie televisiva Spartacus, la figura del gladiatore non cessa, nel XXI secolo, di esercitare un enorme fascino sul pubblico di tutte le età. Lo sa bene la società Mkt121, a cui il Comune ha affidato la concessione del complesso archeologico dello Stadio di Domiziano, proprio sotto piazza Navona, in cambio del finanziamento del suo restauro. Frutto di questo accordo è la suggestiva mostra “Gladiatores e Agone Sportivo – Armi e Armature dell’Impero Romano”, in esposizione, dal 25 settembre, proprio in quell’area archeologica.
LA COLLEZIONE – Curata dall’architetto dell’associazione Archeos, Silvano Mattesini, la mostra ripropone, in sei diverse sezioni, 350 esemplari della sua collezione personale tra elmi, corazze, spade, scudi e diversi altri pezzi dell’armamento gladiatorio, in un emozionante viaggio a cavallo tra il IV secolo a.C. e il II d.C. che fa rivivere una delle figure più suggestive e caratteristiche della cultura di Roma antica.
LA STORIA DEI GLADIATORI – In bilico tra gloria e morte, pronti a mettere in gioco propria vita nell’arena, i gladiatori sono stati un fondamentale strumento di propaganda politica, espressione di violenza così come di forza e onore. La loro storia, la storia dell’Impero, rivive fino al 30 marzo nello Stadio di Domiziano. Biglietti da 6 a 8 euro.