La memoria senza suono, in mostra le fotografie di Koji Inoue

Immagini di varie località del Giappone, così come erano appena 60 anni fa, e che rappresentano le parole e lo spirito dell’artista sordo dall’età di tre anni

0
1091
fotografie-Koji-Inoue

Dal 15 maggio sono in mostra all’Istituto Giapponese di Cultura via Antonio Gramsci 74 a Roma le fotografie di Koji Inoue, e lo saranno fino al 25 giugno con ingresso libero.

IN MOSTRA – 80 fotografie del maestro Koji Inoue (1919-1993) raccontano il Giappone degli anni ‘50 e ‘60, molto spesso filtrato dagli occhi dei bambini, grandi protagonisti di un tempo in bianco e nero. Di fronte ad esse la duplice reazione del sorriso memore e della commozione, che il silenzio – altro parametro imprescindibile per il fotografo, sordo – rende a tratti irrefrenabile. L’esposizione è a cura di Hajime Inoue (figlio udente di Koji Inoue), direttore di Inoue Koji Photo Gallery e Brook Studio, Fukuoka e in collaborazione con Istituto Statale per Sordi di Roma (ISSR) e Cinedeaf.

IL DOCUMENTARIO – Nell’ambito della mostra, proiezione, anche su richiesta, di Koji Inoue: Photographer Beyond Signs (1999, 60’, sottotitoli in italiano) di Brigitte Lemaine, regista, giurata al Cinedeaf 2015 (Teatro Palladium Roma, 5,6, 7 giugno). Il documentario ripercorre la sua vita e le diverse fasi del suo lavoro attraverso la storia della sua famiglia e le persone care attraverso sei temi: l’attesa, i bambini, la strada, il ritratto, il lavoro e l’umorismo.

L’ARTISTA – Nella fotografia il suono non esiste, e così per Koji Inoue è più facile comunicare con il mondo. In mostra ci sono le immagini di varie località del Giappone, così come erano appena 60 anni fa, e che rappresentano le parole e lo spirito dell’artista sordo dall’età di tre anni. Con le foto non serve la lingua dei segni, non serve l’ascolto e la voce, è tutta una questione di sguardi e di silenzi, di attimi in cui cogliere un sorriso o un gesto di chi si vuole immortalare e regalare quel momento al per sempre e al mondo intero.

APPUNTAMENTI – Venerdì 12 giugno alle ore 19.30 proiezione unica di The Connecting Bridge 3/11 that wasn’t heard di Ayako Imamura (2013, 74’, sott. in italiano). Presentato al Cinedeaf 2013, con il contributo di Japan Foundation, il film racconta l’esperienza sorda del terremoto / tsunami 2011. Sabato 20 giugno alle ore 10 Gallery talk/finissage a cura di Hajime Inoue. Visite guidate gratuite su prenotazione: prenotazioni@jfroma.it, oppure tel. 063224754; orario dal lunedì-venerdì 9-12.30/13.30-18.30, mercoledì fino alle 17.30, sabato 9.30-13.

[form_mailup5q lista=”eventi”]

È SUCCESSO OGGI...