Questo articolo parla di un musicista leggendario che, stasera e domani, 6 e 7 novembre, suonerà all’Atlantico di Roma in due concerti sold out da tempo. Quindi non vi paia strano se cominciamo subito narrando di una leggenda: il suo primo concerto a Roma.
È una storia che non ha prove documentali (o forse la foto che pubblichiamo qui sotto), solo i racconti di quelli che c’erano, ed erano davvero pochi. Anche l’anno è dubbio: probabilmente il 1962, forse il gennaio del ’63, ma qualcuno parla anche del ’65. Solo il luogo è certo: il Folkstudio che in quegli anni era in via Garibaldi, a Trastevere. Il giovane Robert Allen Zimmerman era di passaggio in Italia, da Londra, sulle tracce della sua fidanzata italiana, Suze Rotolo, che in quel momento era forse a Perugia o molto più probabilmente era già rientrata in America. Anche i motivi che lo portarono su quel palco sono misteriosi, sta di fatto che una quindicina di avventori distratti, ammassati al bar in attesa di un altro artista, ascoltarono due o tre brani («non memorabili», racconteranno poi) cantati da un probabilmente ubriaco, sicuramente sconosciuto, Bob Dylan. Prima di tornare in America, in ogni caso, ispirato dalla Città Eterna, Dylan scriverà “Girl from the North Country” e “Boots of Spanish Leather”.
Anche per questo, i due concerti romani del “Never ending tour”, dopo i tre di Milano dei giorni scorsi e quello di Padova di venerdì, non saranno concerti qualunque. Accompagnato da una band di cinque elementi (due chitarre, basso, batteria e chitarra slide), Bob Dylan è apparso in ottima forma, desideroso di suonare (non è così scontato, conoscendo il tipo) soprattutto brani tratti dal suo repertorio più recente.
Il Menestrello del rock pescherà a piene mani dall’album “Tempest”, dello scorso anno, brani quali “I pay in blood” o “Dusquesne whistle”, con poche concessioni al repertorio degli anni ’70 (“Tangled up in blue” e “Simple twist of fate”) e ancora meno degli anni ’60, anche se a Milano ha proposto a sorpresa “Desolation row”, brano di chiusura del mitico album Highway 61 Revisited: un brano lungo più di undici minuti che molti critici indicano come il punto più alto della sua vena creativa. Un evento, in ogni caso, del quale forse si parlerà tra 50 anni come di quello del ’62. Solo che a raccontarlo saranno molti di più di 15 testimoni.
Location: Atlantico Live
Orario: 21.00
Data: dal 6 al 7 novembre 2013
Prezzo: 60 euro
Indirizzo: viale dell’Oceano Atlantico 271/D 144, Roma
Info: +39 06.5915727
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