Ci sono artisti che accompagnano intere generazioni, senza troppo clamore, ma insinuando le loro nuove canzoni, anno dopo anno, sottotraccia. Tori Amos da Newton North Carolina, è una di queste. Del resto cosa ci si può aspettare da una che ha intitolato il suo primo album, nel lontano 1992, “Little Earthquakes”? Piccoli terremoti sono stati i suoi album, 13 in tutto, con in primo piano la sua voce suadente, alta sempre un’ottava più del dovuto, a saltellare sull’immancabile pianoforte, col quale Tori ha un rapporto quasi fisico.
Proprio la sua postura al pianoforte, con le gambe larghe e il busto spostato indietro, è stata da sempre una delle sue cifre caratteristiche, insieme alla chioma rossa e ai lineamenti gentili, frutto dell’unione di un pastore metodista con la discendente di una famiglia cherookee. La rigidità dell’educazione ricevuta, le esperienze successive, come lo stupro subito nell’85 a Los Angeles e un aborto spontaneo qualche anno dopo, hanno alimentato apertamente i testi delle sue canzoni, attraverso le quali Tori ha sempre esorcizzato le sue paure, sfogando la sua rabbia e il suo dolore.
Il nuovo anno porterà delle novità nella carriera di Tori (soprannome che vuol dire “gallinella” in giapponese), a soddisfare la grande attesa dei suoi numerosi fan, soprattutto italiani e romani. A primavera uscirà infatti il suo quattordicesimo album, “Unrepentant Geraldines”, e partirà un lungo tour mondiale (da Dublino, il 7 maggio) che farà tappa nelle principali città europee, tra cui Londra (dove si esibirà alla Royal Albert Hall), Berlino, Parigi, Amsterdam, Mosca, Varsavia. Tre gli appuntamenti previsti in Italia nel mese di giugno: il 2 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 3 al Teatro Nazionale di Milano e il 4 al Gran Teatro Geox di Padova. I biglietti sono già in vendita.
Tori ha da poco lanciato il suo musical, scritto insieme allo scrittore Samuel Adamson: “The Light Princess” ha debuttato al National Theatre di Londra, dove rimarrà per diverse repliche almeno fino a febbraio 2014.
Le ultime fatiche discografiche non hanno soddisfatto a pieno, ma la “Cornflake girl”, altro soprannome legato a un suo successo del ’94 e all’effettiva partecipazione, da sconosciuta, ad uno spot per cereali da colazione, (malgrado – ironia della sorte – la cantante avesse affermato di non sentirsi affatto una “cornflake girl”, cioè una puritana e conformista, e di preferire invece le “raisin girls”, le ragazze indipendenti e anticonformiste) sembra vivere una nuova stagione di ispirazione, che lascia ben sperare. Del resto un’artista che è sulla breccia da vent’anni, con oltre 12 milioni di album venduti e oltre mille concerti in giro per il mondo, ha sempre qualcosa in serbo per stupire ancora il suo pubblico.
Ecco le date del tour:
2 giugno – Roma – Auditorium Parco della Musica
3 giugno – Milano – Teatro Nazionale
4 giugno – Padova – Gran Teatro Geox
I biglietti in vendita su www.livenation.it e www.ticketone.it.
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