“Lo stupro di Lucrezia”, intenso poema di William Shakespeare datato 1594, va in scena con tutta la sua dirompente drammaticità dal 3 dicembre al Teatro Vascello di Roma.
L’adattamento di Valter Malosti, che per crudo realismo e presenza di scene di nudo induce a consigliarne la visione a pubblico adulto, porta sul palco la brutale violenza compiuta da Sesto Tarquinio, figlio del re Tarquinio il Superbo, ai danni della giovane moglie di un generale, Lucrezia, il cui conseguente suicidio spingerà il popolo romano a ribellarsi e a liberarsi dal giogo della tirannia monarchica.
A dar voce e corpo alla vicenda due giovani attori appena diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, la ventiseienne Alice Spisa e il ventitreenne Jacopo Squizzato, che portano in scena un lavoro fisico e verbale violento ed estenuante. I loro corpi, nudi e a contatto in un realismo estremo, appaiono costantemente spiati da un ambiguo narratore-voyeur che si sovrappone lentamente alla figura del marito di Lucrezia, Collatino, interpretato dallo stesso regista e adattatore, Valter Malosti.
Lo spettacolo non dà tregua allo spettatore e, complice una struttura musicale incessante, lo inghiotte letteralmente nel dramma shakespeariano. Un illuminante viaggio nell’orrore senza tempo delle violenze di genere. Repliche fino all’8 dicembre.
Location: Teatro Vascello
Orario: mar – sab ore 21; dom ore 18
Data: dal 3 all’8 dicembre 2013
Prezzo: da 12 a 15 euro
Indirizzo: via Giacinto Carini 78, Roma
Info: +39 06.5881021
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