L’asfittico teatro italiano, in crisi di pubblico e testi contemporanei, è anche avaro di grandi collaborazioni tra protagonisti di prima fascia della scena attoriale e registica. Per questo la curiosità intorno a questa pièce, approdata al Teatro Quirino di Roma fino al 15 dicembre, è grande. E non potrebbe essere altrimenti se sul palco si fronteggiano Michele Placido e Sergio Rubini, e alla regia c’è Marco Bellocchio. Curiosamente tutti grandi protagonisti della scena cinematografica, e poco di quella teatrale. Se poi il testo sul quale si cimentano questi grandi nomi è addirittura “Zio Vanja” di Anton Cechov, allora si raggiunge subito lo status di evento da non perdere.
La trama di questo dramma, che debuttò a Mosca nel 1899 (ebbe subito grande successo, ma non piacque a un “critico” dell’epoca, tale Tolstoj), ha inizio nella casa di campagna ereditata dal professor Serebrjakov (Placido), cognato di zio Vanja (Rubini) e padre di Sonia. La prima moglie, sorella di Vanja, è deceduta e il professore si è risposato con Helena. Tra amori e vicissitudini, virate da Bellocchio sul registro tragicomico, Serebrjakov comunica a Vanja che è intenzionato a vendere il podere scatenandone le ire, al punto che tenterà di uccidere il professore a colpi di pistola. Alla fine l’agiato ereditiere e Helena torneranno in città, lasciando a Vanja la possibilità di continuare ad amministrare il podere.
Zio Vanja è uno dei capolavori del teatro cechoviano, in cui si ritrovano tutti gli elementi classici della sua poetica, dalla monotonia e la banalità delle conversazioni alle vicende scarse di azione ma cariche di pathos crescente, fatto di atmosfere inquietanti, personaggi annoiati e apatici, con un’oppressiva e tangibile sensazione dell’imminente arrivo della catastrofe.
Il debutto romano è stato preceduto da quello torinese, caratterizzato da un tutto esaurito, raro nei teatri italiani, ed un apprezzamento generale. Al punto che regista e protagonisti stanno valutando seriamente di riportare il testo nel loro ambiente più congeniale: il cinema.
Gli altri protagonisti dello spettacolo sono Anna Della Rosa, Lidiya Liberman, Bruno Cariello, Maria Lovetti, Marco Trebian con la partecipazione straordinaria di Lucia Ragni. Le musiche sono di Carlo Crivelli, le scene e il disegno luci Giovanni Carluccio, i costumi di Daria Calvelli.
Location: teatro Quirino
Orario: mar-sab ore 20.45; gio 5 e mer 11 ore 16.45; sab 14 ore 16.45 e 20.45; dom ore 16.45
Data: dal 3 al 15 dicembre 2013
Prezzo: da 12 a 32 euro
Indirizzo: via delle Vergini 7, Roma
Info: +39 06.6783730
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