Lello Arena torna a Roma: il famoso attore napoletano, con esperienza pluriennale nel mondo dello spettacolo, sarà di scena al teatro Vittoria dal 9 al 18 maggio con un grande classico della rappresentazione su palcoscenico: “L’avaro” di Jean Baptiste Moliére, leggendario autore francese che ha scritto la storia delle piéces teatrali.
La regia dello show è di Claudio Di Palma e sul palco con Arena appaiono Fabrizio Vona, Francesco Di Trio, Giovanna Mangiù, Eleonora Tiberia, Gisella Zsanizslò, Fabrizio Bordignon ed Enzo Mirone.
L’OPERA – Di grande attualità e vivacità è l’allestimento che Claudio Di Palma propone al teatro Vittoria: i personaggi dell’opera sembrano attraversare le epoche (come se la tela si aprisse nel ‘600 e calasse sul 2000) in una successione di stili che si snoda nell’immutabilità della trama originaria. Intorno un perimetro, quasi museale, di teche che custodiscono una nutrita e cangiante collezione di sedie. Sedie di epoche diverse in cui è possibile leggere il segno del potere, ma anche quello dell’assestamento e, conseguentemente, dell’impigrimento e della devitalizzazione. Simbolo e segno, insomma, di quella depressione dissimulata di Arpagone che gioca, combatte e si dimena con indomito furore e spaesata dabbenaggine contro le maschere della borghesia e contro i fantasmi della propria psiche.
IL TEATRO CLASSICO – Si tratta di una delle opere più celebri dell’autore seicentesco, insieme a “Tartufo”, “Il malato immaginario” e “Il borghese gentiluomo”: essa contiene tutti gli ingredienti, i motivi, gli intrecci e le scene farsesche che rendono esilarante uno spetacolo comico. Il difetto maniacale del protagonista (in questo caso l’avarizia), la servitù birbantesca ed intrigante, gli amori contrastati dei giovani, la rivalità in amore tra i protagonisti (qui il padre ed il figlio), i malintesi e l’agnizione finale che risolve l’intrigo generale sono tutti criteri vincenti del teatro classico. In genere su uno o due di questi motivi i grandi autori costruiscono le loro commedie: qui, invece, ci sono proprio tutti. Ma questa ridondanza di temi non appesantisce affatto la commedia: Molière è uomo di teatro troppo navigato per lasciarsi sopraffare da una piena di motivi. Come un perfetto direttore d’orchestra, lui sapeva dosare equilibratamente i molti strumenti di cui disponeva e ne deriva una commedia godibilissima e nient’affatto enfatica.
Location: teatro Vittoria
Data: dal 9 al 18 maggio 2014
Orario: mar-sab ore 21; dom ore 17.30; mer ore 17 e 21
Prezzo: da 21 a 27 euro
Indirizzo: piazza Santa Maria Liberatrice 10, Roma
Info: +39 06.5740170
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