Così fan tutte, Gabriele Lavia al teatro Quirinetta di Roma

Il teatro buffo mozartiano in scena dal 13 al 21 giugno

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Dal 13 al 21 giugno al teatro Quirinetta di Roma Gabriele Lavia porta in scena la magia delle note di Mozart per svelare il gioco elegante ed amaro della vita, dell’amore e della loro vanità, nella spietata messa a nudo dell’opera settecentesca “Così fan tutte”.

LO SPETTACOLO – La scena teatrale incontra il raffinato capolavoro della drammaturgia mozartiana, che l’esperienza di un grande regista di prosa reinterpreta con la spensieratezza di un coro di 30 pulcinella e pulcinelle, che accompagnerà gli amanti-protagonisti nel vorticoso scambio incrociato di sentimenti e di identità. Un lavoro di artigianato musicale e teatrale su libretto di Lorenzo Da Ponte, nella versione asciugata ed essenziale della messinscena che affida la componente musicale unicamente al pianoforte per armonizzare il folto gruppo di 35 giovani attori del II e del III anno della Nuova Accademia Internazionale d’Arte Drammatica, diretta da Alvaro Piccardi e promossa da Q-Academy con il contributo della Fondazione Roma.Arte – Musei.

LA TRAMA – Così fan tutte è la storia di una cinica scommessa di fedeltà che il filosofo Don Alfonso propone a due giovani amici, Ferrando e Guglielmo. Per mettere alla prova le loro promesse spose Fiordiligi e Dorabella, i due fingono di partire per la guerra e si scambiano le parti per ricomparire travestiti e irriconoscibili a corteggiarle. Con la complicità di Despina, la serva delle due dame, don Alfonso vincerà la scommessa dimostrando l’inconsistenza della fedeltà femminile, e sostenendo la fragilità, il disincanto e il mistero delle relazioni amorose. Quattro amanti che, come povere marionette, recitano un amore governato da due burattinai con il compito di muovere i fili della vicenda dentro una Napoli dove i personaggi si affannano nel malizioso e smodato gioco di amori e tradimenti incrociati. Un carosello di malinconie e inquietudine, desideri e tormenti, lasciando in sospeso il dubbio tra la verità e il suo costante esporsi al rischio della finzione.

IL PARADOSSO DEL TEATRO BUFFO MOZARTIANO – Gabriele Lavia accetta le regole del gioco che si fanno scena e diventano realtà, scoprendo il paradosso del teatro buffo mozartiano attraverso il carattere drammatico e crudele di personaggi seri, tragici, incerti, che diventano veri e nello stesso tempo il loro contrario, comici, falsi e ridicoli. L’eros è svelato dalle note di Così fan tutte ossia La scuola degli amanti che, nella trilogia comprendente Don Giovanni e Le nozze di Figaro, rappresenta l’ultima delle passioni per natura variabile e incostante a dimostrazione del gioco crudele, ridicolo e amaro dell’amore. Così la disillusione amorosa diventa componente della scena e motore del dramma giocoso che il compositore salisburghese scrisse in due atti su libretto di Lorenzo Da Ponte, poi rappresentato per la prima volta al Burgtheater di Vienna il 26 gennaio 1790.

IL COMMENTO DI LAVIA – «Così fan tutte di Da Ponte (e anche di Mozart!) – spiega Gabriele Lavia – non vuole essere altre che un “gioco” per “allenare” dei ragazzi a diventare “attori”. Avendo a disposizione tanti allievi del II e del III anno della scuola di recitazione, ci siamo messi in gioco. L’azione di Così fan tutte, si sa, si svolge a Napoli. Ho pensato che lo “spirito napoletano” potesse essere incarnato da 30 pulcinella e pulcinella. A Napoli tutto è canzone e la folla di pulcinella si può permettere, dietro la maschera, di avere la faccia tosta di cantare o canticchiare le arie di Mozart… coma una memoria o uno scherzo… appunto, un gioco».

 

Location: teatro Quirinetta
Orario: mar-sab ore 21.00
Data: dal 13 al 21 giugno 2014
Indirizzo: via Marco Minghetti 5, Roma
Info: +39 06.69925272

 

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