In occasione della rassegna “Solo le montagne non si incontrano mai”, che dal 20 al 22 giugno affronta il tema della convivenza tra giovani di diverse nazionalità, centrando l’attenzione sullo spostamento e la contaminazione delle culture, va in scena al teatro Villa Torlonia lo spettacolo “Neri si nasce, bianchi si muore“, una riflessione sul varcare la soglia, sull’accettare le regole, qualsiasi esse siano, sulla necessità di nutrirsi di dignità e ospitalità.
RIFLESSIONI SULLA CULTURA – La pièce, diretta da Valerio Gatto Bonanni e Gianluca Riggi, affronta questioni di stretta attualità. Cos’è la Cultura oggi? Un insieme di regole e tradizioni che organizzano la società e le nostre vite? Un’ideologia che determina la nostra identità nazionale? Chi è lo straniero? Un intruso, un senza patria, un povero, una persona dalla pelle diversa? Se è vero che l’etimologia della parola “clandestino” viene da “senza destino”, come possiamo noi non definirci clandestini? Chi sa oggi qual è il proprio destino? O forse l’illusione di avere uno scoglio chiamato patria ci permette di mettere all’indice coloro che vogliono venire sul nostro scoglio? Possiamo pesare l’utilità della vita di una persona? Se non ha un lavoro, se disturba, se non rispetta le regole è una persona inutile?
PROGETTO BLACK REALITY – Quest’anno il progetto Black Reality, ideato tre anni fa da Bonanni e Riggi, è giunto alla sua terza edizione. Dal 2011 si indaga in maniera scomoda, al di fuori degli stereotipi e delle storie compassionevoli il rapporto tra la nostra società e i migranti. Viene proposto in autunno un laboratorio di indagine con persone migranti e italiane, il gruppo si rinnova ogni anno perché le persone sono in transito e le vite sono più veloci della “finzione” del teatro. Appuntamento il 22 giugno alle 17.
Location: teatro Villa Vorlonia
Orario: ore 17.00
Data: 22 giugno 2014
Prezzo: ingresso libero
Indirizzo: via Spallanzani 1a, Roma
Info: 060608
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