Monica Guerritore e Giovanni Nuti, omaggio ad Alda Merini

Intervista doppia ai due artisti in scena fino al 19 ottobre al teatro Vittoria con “Mentre rubavo la vita”

0
1543

È scomparsa dopo 78 anni di vita e dolori ma, in fondo, non se n’è mai veramente andata, la poetessa milanese Alda Merini. A 15 anni era già nelle antologie scolastiche. Nel ’96 è arrivata a sfiorare un Nobel. Alle spalle, amori importanti, come quelli con Giorgio Manganelli e Salvatore Quasimodo. Ma anche due matrimoni sfortunati, quattro figlie sottratte e date in affido e diversi ricoveri in manicomio. Nel 2009 un cancro l’ha portata via, trovandola in ospedale a fumare le sue amatissime Diana senza filtro, incurante dei divieti dei medici. Eppure, se ti imbatti nei suoi versi, ti sembra di sentire ancora la sua voce roca da fumatrice. Quelle sue parole che pulsano vita e desiderio. Un’urgenza comunicativa che trova sfogo, in questi giorni, nello spettacolo di Monica Guerritore e Giovanni Nuti “…Mentre rubavo la vita…!”, in scena dal 9 al 19 ottobre al teatro Vittoria di Roma. Attrice di primissimo piano lei, musicista, cantautore e storico collaboratore di Alda Merini lui, insieme portano sul palco un concerto a due voci, fondendo in musica i versi della poetessa dei Navigli. Due interpreti d’eccellenza che noi di Cinque Quotidiano abbiamo intervistato per voi.

 

Monica Guerritore e Giovanni Nuti insieme sul palco. Come nasce questa collaborazione?

Giovanni: Ho sempre ammirato Monica Guerritore come attrice. Su suggerimento di Rossella Martini, manager di Patty Pravo, sono andato a vedere lo spettacolo “End of the rainbow”, sugli ultimi giorni della vita di Judy Garland, in cui Monica recitava e cantava alcune canzoni. Sono stato subito colpito dal suo timbro caldo e profondo e ho pensato che sarebbe stata un’interprete perfetta per dare voce e canto alle parole di una personalità così passionale, ironica e complessa come Alda Merini.

Monica: Giovanni Nuti, dopo avermi visto a teatro nel musical su Judy Garland dove interpretavo alcuni dei brani più belli della grande star negli ultimi concerti a Londra, mi ha proposto di ascoltare le canzoni che aveva composto su testi della grande Alda Merini. Mi hanno affascinato, commosso. Gli ho subito scritto una mail dicendogli che sarebbe stato un sogno per me poterle interpretare con lui.

E ha preso il via “Mentre rubavo la vita”. Di che tipo di spettacolo si tratta?

G: È un concerto “folle e commovente”, con Monica ed io che cantiamo diciotto canzoni con testi di Alda accompagnati da sei straordinari musicisti. Ma non cantiamo soltanto, cerchiamo di raccontare, attraverso parole e ricordi, anche tutto il fuoco, l’ironia, il dolore e la gioia che aveva in sé una personalità geniale e dal prodigioso talento come Alda Merini, che io ho conosciuto molto da vicino, perché ho collaborato con lei per 16 anni.

M: Immagini, racconti, musica, risate e forte commozione. Tutto sempre in contraddizione apparente e per questo di grande umanità, come solo i grandi poeti sanno fare. Ci saranno spiritualità e passione carnale. Sensualità, bellezza, solitudine. L’amore per la musica e per gli uomini. Il forte richiamo alla femminilità e la libertà assoluta.

Io come voi sono stata sorpresa mentre rubavo la vita”, scriveva Alda Merini. Perché proprio questo, tra tanti suoi versi, per dare il titolo al recital?

G: Ci è piaciuto perché comunica tutta l’urgenza e il desiderio di vita che ha animato Alda, pur nelle difficoltà di un’esistenza dura e difficile. Lei mi diceva “voglio essere ricordata come la poetessa della gioia, perché io la vita l’ho goduta fino in fondo, anche il suo inferno”.

M: Perché ci rispecchia tutti. Tutti noi “rubiamo la vita”. La mordiamo, la blandiamo, la amiamo, ce ne cibiamo.

Rimanendo in tema di versi, ce n’è uno che sente più suo tra i tanti che metterete in scena?

G: “Mi basta un’immersione nell’anima e vedo l’universo”. L’anima di Alda Merini era una grande anima, un concentrato di energia e intelligenza. Alda era il sole con la pioggia, poteva passare nell’arco di un minuto dalle risate alle lacrime, commuovere e divertire il pubblico con i suoi versi o con le sue battute.

M: “Lascio a te queste impronte sulla terra, tenere dolci, che si possa dire: qui è passata una gemma o una tempesta, una donna che avida di dire, disse cose notturne e delicate…”.

Lo spettacolo arriva nella capitale dopo una lunga tournée che ha preso il via al Trianon di Napoli quasi un anno fa. In questo tempo cosa ha apprezzato di più nel suo compagno/a di scena?

G: Il fascino, la capacità di tenere la scena e di emozionare, il temperamento e la professionalità. È una donna di grande forza e sensibilità, che sa mettersi in gioco con tutta se stessa e che si è impegnata con grande passione e con tutta la sua esperienza teatrale per rendere originale il nostro spettacolo.

M: Il suo incredibile – e ancora poco conosciuto dal grande pubblico – fascino e talento. Mi diverto ormai a vedere le persone in platea che si innamorano letteralmente di lui! Gli ho già consigliato di portarsi vari fazzoletti e, come Elvis, alla fine dello spettacolo, tergersi il sudore dalla fronte e offrirli… Scherzo! Ma è stupefacente la presa che ha sul pubblico con la bellezza della sua voce, oltre che della sua musica.

Già, il pubblico. Cosa vorrebbe trasmettere con questo spettacolo a chi verrà a guardarvi?

G: Vorrei far capire che la poesia non è un lusso per pochi, è qualcosa di prezioso per tutti. La vera poesia, come quella di Alda Merini, la comprendono colti ed incolti. La poesia è, insieme alla musica, la chiave per schiudere il cuore e la mente delle persone perché, attraverso il ritmo e il suono, parla il linguaggio delle emozioni. Alda Merini mi dettava le sue poesie perché io le musicassi: voleva arrivare attraverso le nostre canzoni a tutti, anche a chi non entra mai in una libreria. Questo spettacolo è secondo me il modo di avvicinarsi, emozionandosi, alla poesia di Alda Merini: il pubblico potrà commuoversi, piangere, ridere, ballare insieme a noi.

M: È cosi… quello che ha detto Giovanni. E la migliore prova è osservare il pubblico tutte le sere e vedere la forza e l’energia che invadono la platea, trascinando le persone nel ritmo incandescente della sua arte.

 

Location: teatro Vittoria
Data: dal 9 al 19 ottobre 2014
Orario: mar-sab ore 21; dom 17.30; mer 15 ottobre ore 17.30
Prezzo: da 19 a 25 euro
Indirizzo: piazza di Santa Maria Liberatrice 11, Roma
Info: +39 06.5740170 – 06.5740598

 

[form_mailup5q lista=”eventi”]

È SUCCESSO OGGI...