È una Carmen mediterranea, napoletana, quella che approda dal 18 marzo al 19 aprile al teatro Argentina di Roma, reinventa in versione partenopea dal geniale Mario Martone sulle celebri musiche dell’opera di Bizet.
LO SPETTACOLO – L’incrocio di umori e musiche della tradizione gitana trasmigra dalla Spagna dell’Ottocento a Napoli, altro luogo fatale di incrocio tra culture diverse, oggi più che mai. La forma dello spettacolo attinge infatti alla sceneggiata come alla zarzuela, in segreto omaggio al grande autore partenopeo di teatro popolare con musiche, Raffaele Viviani, di cui Mario Martone realizzò una memorabile messa in scena de “I dieci comandamenti”. Le musiche dell’Orchestra di Piazza Vittorio, diretta da Mario Tronco, aprono la celebre opéra-comique al mondo attraverso una suggestiva contaminazione tra suoni e canti di paesi lontani. A interpretare i protagonisti principali, Carmen e Josè, troviamo una coppia amatissima del teatro napoletano contemporaneo, Iaia Forte e Roberto De Francesco, affiancati una gran banda di attori e cantanti napoletani popolerà il palcoscenico.
LINGUA E MUSICA – La contaminazione è totale: Napoli si pone come centro di un mondo latino fatto di nomadismi, dalla Spagna alla Francia e, via via trasmigrando, fino a Tunisi. Al centro di tutto troviamo la lingua e la musica, vortice che tutto attrae: l’amore, la passione, il tradimento, la libertà e la violenza, l’allegria e il dolore, il mistero. Non c’è un’epoca definita, non c’è La Micaela dell’opera. Soprattutto, nel testo di Enzo Moscato, la protagonista non muore: a raccontare al “forestiero” quanto è successo non c’è più solo don Josè. Anche Carmen prende finalmente parola…
Orari spettacolo:
prima ore 21.00
martedì e venerdì ore 21.00
mercoledì e sabato ore 19.00
giovedì e domenica ore 17.00
dal 3 al 7 aprile riposo
lunedì riposo
Durata: 75 minuti
Info e prenotazioni: 06.684000345
[form_mailup5q lista=”eventi”]