Albunea. Questo uno dei nomi che potrebbe comparire sulle carte geografiche della Regione Lazio nei prossimi anni. A formare il nuovo Comune gli attuali residenti di Tivoli Terme e Villalba di Guidonia. «Non è né una provocazione per farci fare due manutenzioni ordinarie né una questione politica. Ma un'oggettiva visione di questo territorio». Così Salvatore Ravagnoli, presidente del «Comitato Città Termale Tivoli Terme e Villalba di Guidonia» introduce le motivazioni di questa scelta che se andasse in porto porterebbe le frazioni di Villalba e Bagni a distaccarsi dai Comuni di Guidonia e Tivoli.
«Sono due gli aspetti – continua Ravagnoli – che ci hanno portato a studiare le carte per poter chiedere l'autonomia e creare un Comune a parte. Una proposta dei cittadini, che ci hanno ricordato che negli anni '70 era stata già lanciata questa idea, e la città di Fonte Nuova, che con la legge regionale numero 25 del 1999 è diventata Comune presenta altri aspetti a favore della possibile richiesta di referendum, come quello territoriale (con le due frazioni confinanti) e quello numerico, con la normativa che pre- vede di non abbassare al numero di 30mila gli abitanti del Comune dal quale ci si stacca.
«Da soli – prosegue Ravagnoli – arriviamo a quasi 30mila abitanti (10mila Tivoli Terme e 17mila Villalba di Guidonia ndc) ma soprattutto saremmo circoscritti a un territorio ben definito. Siamo stufi dei disservizi che accompagnano queste città. Senza luce, con le strade ridotte a un colabrodo, il problema subsidenza, la questione Stacchini e quella Cesurni. Passano le amministrazioni ma noi continuiamo a rimanere dei cittadini di serie B. Se diven- tassimo Comune autonomo i nostri problemi ce li risolveremo da soli». Provocazione o meno. Le grandi manovre sono cominciate e con esse anche le prime firme di richiesta di referendum regionale.
Mauro Cifelli