Albano, Pd richiama alla correttezza i partiti d\’opposizione

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«Un richiamo alla correttezza». Lo rivolge a «tutte le forze politiche che hanno contribuito alla vittoria di Nicola Marini come sindaco di Albano» il segretario del Partito Democratico Alessio Colini, che interviene con una nota nella vicenda della congiura di palazzo ai danni del primo cittadino raccontata da "Cinque Giorni" negli ultimi giorni. Colini invita gli alleati al «rispetto per il programma, per gli impegni politici e per le persone». Rispetto che «pare sia venuto a mancare».
 
«Noi – dice il segretario Pd – le scelte le abbiamo fatte ormai mesi fa, e le riteniamo corrette ancora oggi. Ora spetta agli altri dimostrare con i fatti di condividere il nostro progetto per Albano. Un progetto – aggiunge Colini – che non è piaciuto ai piani più alti, dove la nostra città è vista solo come una pedina da allineare a logiche politiche superiori o, ancora peggio, una potenziale macchina per fare soldi e portare avanti i propri interessi».
 
Il riferimento – implicito – è al segretario regionale dell'Udc Luciano Ciocchetti, che, come ricostruito da "Cinque", ha stretto un accordo con l'ex sindaco Pdl e attuale collega nella giunta regionale, Marco Mattei, per scassare la coalizione albanense di centrosinistra e riportare la città a elezioni con un'alleanza Pdl-Udc a capo della quale ci sarebbe il centristra Fabio Sannibale. Un disegno, tenuto a lungo segreto, di cui si parlerà certamente nella riunione di maggioranza che si terrà questa sera e nel corso della quale Colini chiederà «un'assunzione di responsabilità di quanto accaduto», perché «non si può pensare che da Roma, in modo così ingenuo e disattento, abbiano diretto le fila di questo attacco».
 
Intanto ieri a Palazzo Savelli si sono avvertiti altri movimenti tellurici: nelle stanze nobili della sede municipale è giunta infatti voce di un nuovo tentativo di sfiduciare il sindaco naufragato però nel giro di pochi minuti; certa sin dall'inizio è stata invece la notizia della riconsegna del mandato di assessore al Bilancio da parte di Raffaele Esposito, esponente della Federazione di Centro di cui fanno parte l'Api e il Cigno, che proprio ieri mattina, insieme ai consiglieri Vincenzo Guarino e Mario Dargento (entrambi presenti, lo confermiamo, alla raccolta firme di domenica), ha inviato alla nostra redazione un comunicato in cui si precisa «l'estraneità» del gruppo consiliare «al tentativo di defenestrazione del sindaco».
 
«L’aver avanzato delle critiche, sempre costruttive e volte al rafforzamento di questa amministrazione – spiegano i tre – non può e non deve essere strumentalizzato da chi ha degli interessi particolari». 
Curioso: prima giurano fedeltà a Marini e un minuto dopo si chiamano fuori dalla sua giunta. Perché?
 
chp

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