Le promesse dell'ultima ora della Polverini sulla costituzione di una nuova società regionale dei rifiuti non hanno convinto per niente i sindacati. Ieri i 500 lavoratori del consorzio Gaia sono tornati a incrociare le braccia lasciando i cassonetti dei 44 comuni serviti dal servizio di raccolta rifiuti, stracolmi di immondizia. E' stato a tutti gli effetti uno sciopero generale che ha coinvolto l'intero comparto societario, dalla gestione degli impianti, agli amministrativi, con un'adesione che ha sfiorato il 90%.
Erano in trecento ieri mattina sotto gli uffici della Presidenza per chiedere chiarezza sul piano di rientro annunciato. Le prime indiscrezioni parlavano di una società mista pubblica privata, ma nessun accenno finora ai possibili candidati. Siamo ancora nel campo delle ipotesi e finora le organizzazioni sindacali sono state tenute da parte. Questo uno dei motivi della protesta manifestato ieri ad alta voce con tanto di megafoni e striscioni. In tarda mattinata, l'intervento della presidente Polverini teso a tranquillizzare i toni crescenti della protesta in piazza. «Nessuno ha intenzione di non coinvolgere i lavoratori – ha detto la presidente alle agenzie. Questo pomeriggio (ieri ndr) – ha spiegato – ci sarà la prima riunione istituzionale con i sindaci, che abbiamo il dovere di ascoltare. Spiegheremo quale è la situazione. La volontà di coinvolgere i lavoratori naturalmente c'è, dopo un primo passaggio con i sindaci».
A chi le chiedeva se i Comuni potranno entrare nella nuova società regionale che gestirà il consorzio, Polverini ha risposto: «Oggi (ieri ndr) faremo questo incontro: se sono interessati, perchè no?». A chi inoltre le ricordava come il capogruppo del Pd al Consiglio regionale del Lazio, Esterino Montino, si fosse schierato contro l'ipotesi di un coinvolgimento dei privati, possibilità invece ventilata dalla Regione, Polverini ha risposto: «Noi dobbiamo trovare lo strumento che risponda meglio alle esigenze che abbiamo oggi. Noi rappresentiamo la parte pubblica. Vedremo poi all'interno della società se ci sono spazi diversi per le esigenze del territorio. Ancora però – ha concluso – non c'è nulla di deciso».
In attesa della prima proposta ufficiale, ieri i sindacati hanno sottoscritto insieme alla presidente un documento con il quale si ordina la sospensione delle procedure di gara e l'avvio delle trattative per la costituzione di una nuova società dei rifiuti. Nel testo la Regione si impegna altresì a garantire nei mesi a venire il pagamento regolare dei salari dei lavoratori finora puntualmente disatteso dai Comuni soci. L'accordo è stato sottoscritto anche dagli amministratori del territorio provinciale. Da oggi i tecnici della Regione sono a lavoro per la presentazione della prima bozza di piano industriale. Oggi il servizio tornerà di nuovo nella normalità. Il prossimo confronto è atteso per metà marzo.
Carmine Seta