L’occupazione dell’ex caserma di via dei Papareschi, da parte dei movimenti romani per il diritto all’abitare, si è conclusa in modo pacifico con l’impegno del Comune sull’emergenza abitativa. Il Comune di Roma, attraverso le dichiarazioni dell’assessore Antoniozzi che ieri mattina ha incontrato gli occupanti, si è impegnato formalmente ad emanare un decreto per estendere la moratoria sugli sfratti e ad elaborare un piano casa straordinario per la cui realizzazione dovranno essere sentiti sia la Regione Lazio sia il Governo.
Inoltre è stato promesso un incontro con il ministro Matteoli sulla vendita delle case degli enti. «Un importante risultato ottenuto grazie alla determinazione degli occupanti – hanno affermato in una nota congiunta Fabio Alberti, portavoce romano della Federazione della Sinistra, e Fabio Nobile, consigliere regionale della Federazione della Sinistra. Dopo l’incontro, gli occupanti hanno abbandonato volontariamente la caserma e hanno improvvisato un corteo che si è diretto verso Piramide, per concludersi a Lungotevere Papareschi.
Intorno alla caserma e al seguito del corteo un grande spiegamento di forze dell’ordine. «L'iniziativa dei movimenti nasce dentro la necessità di aggredire l'immobilismo dell'amministrazione comunale attorno al problema della casa – hanno affermato in una nota i Movimenti per il diritto all'abitare. Un vaso stracolmo e traboccante di un'emergenza abitativa che ha raggiunto proporzioni oramai esplosive. La scelta di occupare una delle caserme che il Campidoglio ha inserito nella delibera di valorizzazione (e già contabilizzate come entrate nel bilancio), voleva dimostrare che è possibile e necessario sottrarre spazi alla rendita e alla speculazione immobiliare restituendoli alla città come servizi e case popolari».
Francesca D’Amico