Questa mattina una cinquantina di precari del comitato promotore «Il nostro tempo è adesso» ha occupato la sede dell'Inps di via dell'Amba Aradam a Roma con un blitz dimostrativo volto a ribadire la necessità di una riforma del welfare che riguardi anche le giovani generazioni, i precari e i lavoratori autonomi.
I ragazzi, entrati nell’edificio, hanno messo in piedi uno «sportello dei precari» per simulare ipotetiche pensioni della generazione senza posto fisso e distribuito banconote finte che rappresentavano l'indennità di disoccupazione ancora negata. Saliti al primo piano, hanno poi srotolato uno striscione che recita «Inps – Io Non Posso Sognare? – Il 9 Aprile liberiamoci dalla precarietà”.
"Abbiamo scoperto – hanno spiegato i membri del Comitato – che una ragazza che oggi ha 28 anni quando avrà raggiunto i 38 anni di contributi avrà diritto a 500 euro di pensione. Questa non è una battaglia di contrapposizione tra garantiti e non garantiti: non vogliamo togliere la pensione ai nostri nonni e ai nostri padri, ma pensiamo che la precarietà sia un problema di tutti".
Con questa azione i ragazzi hanno rilanciato la giornata di mobilitazione nazionale prevista per sabato in cui il mondo dei precari, a partire dalle ore 15, sfilerà in corteo a Roma, da piazza della Repubblica al Colosseo, e in numerose città italiane ed estere.